Processo “Ramo Spezzato”, richieste condanne per clan Iamonte

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Iamonte-Antonino

19 anni di carcere per Nino Iamonte (nella foto) e 14 per Carmelo Iamonte.

Adriana Fimiani, sostituto procuratore generale, ha formulato delle maggiorazioni nella sentenza di primo grado per i due principali imputati del procedimento “Ramo spezzato”, che si celebra nella Corte d’Appello di Reggio Calabri.

In primo grado, erano stati comminati 16 anni di reclusione a Nino Iamonte e dieci anni a Carmelo Iamonte se l’era cavata con dieci anni di galera. Richiesta di maggiorazione di pena anche nei confronti di Sergio Borruto (15 anni a fronte dei dodici e sei mesi) e Domenico Tomasello (8 anni a fronte dei 6 rimediati in primo grado).

Inoltre, il sostituto pg Fimiani ha richiesto la conferma della sentenza di primo grado che prevedeva nove anni di reclusione il medico Franco Cassano, a sei anni di reclusione ciascuno Agata Gurnale, Giuseppe Sergi, Pietro Benedetto e Angela Maria Ginesio, a cinque anni di reclusione Pietro Rodà, a quattro anni e sei mesi Filippo Antonio Mafrici, a quattro anni Giuseppe Scieuzo e a tre anni e sei mesi Vincenzo Cosmano.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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