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“Non si può non rimanere sconcertati nell’apprendere che una processione religiosa contempli l’inchino al boss fino al punto da costringere l’Arma dei Carabinieri a ritirare i propri uomini dal percorso”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, in relazione agli accadimenti di Tresilico, frazione di Oppido Mamertina (RC).
Per il sociologo: “Tutto ciò non dovrebbe accadere perché rappresenta un segnale devastante per le giovani generazioni, chiamate ad abiurare la cultura della sopraffazione e non ad inchinarsi a essa”.
Marziale, che è tra i più vicini collaboratori del Vescovo Francesco Milito, evidenzia: “Il pastore della chiesa diocesana, sin da suo insediamento, non ha mancato mai l’occasione per richiamare l’importanza della riconciliazione in un territorio a così alta densità mafiosa, e non limitandosi alle parole, bensì con gesti davvero coraggiosi come la teca permanente posta ai piedi della Patrona di Oppido Mamertina, l’Annunziata, che contiene una rosa d’oro e un proiettile disattivato. Più chiaro di così non si potrebbe”.
Il sociologo conclude dicendosi: “Certo che il Vescovo Milito prenderà i dovuti provvedimenti. L’ho sentito, ha confermato la versione dei fatti ed è solo in attesa di ulteriori ragguagli, ma certo non mancherà di assumere decisioni in merito”.
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