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Riceviamo e Pubblichiamo
da Vincenzo Crea, Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”e Referente unico dell’ANCADIC Onlus.
Lettera inviata al Ministero della Salute.
“Gentile Signor Ministro della Salute
Si rappresenta la necessità che si disponga un sopralluogo tecnico presso gli ospedali Riuniti di Reggio Calabria al fine di relazionare sulle criticità esistenti e mettere in condizioni il Ministero della Salute di attivarsi per il reperimento della immediata necessaria copertura finanziaria, per interventi su opere che allo stato attuale aggravano le già compromesse condizioni di salute dei malati ricoverati. Invero accanto al “blocco operatorio” lato monte insistono due ascensori ad “uso esclusivo trasporto pazienti”. Da oltre un anno, uno dei due ascensori è fermo per manutenzione. Orbene, accade da sempre che gli ascensori, oltre ad essere utilizzati per il trasporto dei malati, anche da e per l’adiacente blocco operatorio, sono usati pure per il trasporto di “rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo”, per il trasporto dei pasti contenuti nei carrelli portavivande, e quant’altro. In poche parole “ascensore multiuso”.
Lo scorso 8 agosto agli addetti al trasporto, molti presenti, che si trovavano nell’atrio antistante il blocco operatorio hanno sollevato con fermezza decise contestazioni. I rifiuti passano all’interno dell’ospedale prima di arrivare in un’area recintata a cielo aperto destinata a deposito temporaneo posta a pochi metri dalle civili abitazioni. E’ necessario e urgente che venga intimato al Direttore sanitario di provvedere con immediatezza acchè l’unico ascensore funzionante sia adibito solo ed esclusivamente per gli ammalati, soprattutto per quelli che escono dalle diverse sale operatorie. Nel caso in cui ciò non dovesse verificarsi il Prefetto dovrebbe disporre con propria Ordinanza, di concerto col Ministro della Salute, che ciò sia adempiuto. Sarebbe più che mai necessario eliminare l’uso degli ascensori per il trasferimento dei rifiuti.
Nell’area adiacente al blocco operatorio lato mare insistono altri due ascensori ad “uso esclusivo trasporto pazienti”, le dimensioni della porta di uno dei due ascensori non permette ai letti l‘accesso e comunque detti ascensori permettono di raggiungere i piani superiori dell’ospedale, ma non tutti i piani consentono di raggiungere i reparti posti lato monte in quanto non comunicanti-mare/monte. L’area circostante il blocco operatorio lato monte è in stato di degrado, pareti e soffitto interessati da forte umidità, rifiuti sparsi un po dappertutto. A pochi metri insiste la cucina.
Vi sono poi gli ascensori per il pubblico le cui porte sono di dimensioni tali da non permettere l’accesso alla sedia a ruote.
Da segnalare inoltre che lato Nord/Sud dell’ospedale sono in corso dei lavori edilizi, le cui lavorazione sono svolte senza la totale protezione degli ambienti circostanti dall’emissione di polvere e senza adottare ogni precauzione per i livelli di rumore generato (uso del martello pneumatico) , considerata la presenza di degenze adiacente al ponteggio per cui andrebbero anche adottati accorgimenti per impedire la visuale dall’esterno verso i degenti.
Altro problema che appare agli occhi del cittadino visitatore che non dovrebbe assolutamente essere sottovalutato è riconducibile alla sala mortuaria, che a nostro avviso presenterebbe carenze igienico sanitarie e strutturali. Essa si trova all’interno del perimetro ospedaliero lato Sud a pochi metri da un fabbricato a diversi piani fuori terra ed è immaginabile l’impatto che gli abitanti, soprattutto i bambini subiscono nel vedere le triste scene davanti alla sala mortuaria. Sarebbe opportuno trovare una localizzazione diversa. Ci sarebbe molto da dire sugli interventi da realizzare nei vari reparti, ma lasciamo tale incombenza agli Organi di controllo sanitario.
E’ da segnalare la necessità di realizzare una corsia preferenziale per i mezzi di pubblico soccorso, ambulanze ecc, alle uscite di Portanova Nord e Portanova Sud, atteso che un ambulanza fa prima a raggiungere il Pronto Soccorso partendo da Lazzaro, percorrendo la Ss 106 per circa 20 chilometri che dall’uscita di Reggio Calabria Portanova Sud percorrendo la rampa stradale per circa 300 metri.
L’ospedale Riunti di Reggio Calabria è l’unico e solo punto di riferimento per putto il territorio nell’arco di 100 km e gli addetti ai lavori fanno salti mortali per poter rispondere alla richiesta quotidiana di ricoveri, sempre più stringente visto la chiusura di alcune cliniche private, alcuni ospedali pubblici e altri agonizzanti, tra cui quello di Melito di Porto Salvo, ma tutto ha un limite e tutto si deve svolgere nel rispetto delle norme e della dignità delle persone, dei defunti e del decoro dei luoghi che accolgono quest’ultimi. Nessuna contestazione si vuol sollevare all’operato degli eccellenti professori e medici nonché al personale paramedico che svolgono il loro compito con alta professionalità e amore verso i malati anche se in numero non proporzionato alle necessità della popolazione. E’ doveroso dare atto che l’Azienda Sanitaria locale si trova a dover gestire una situazione nata male, probabilmente per carenze progettuali o per mancanza di vigilanza durante la realizzazione del nosocomio, perciò oggi sarebbe ingiusto attribuire responsabilità ai Direttori Generali o altre figure Istituzionali”.
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