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Tutto pronto per il primo Maggio di mobilitazione e di festa, l’iniziativa promossa da un cartello di realtà della sinistra reggina, con il fine di rilanciare una campagna di riflessione e di mobilitazione a difesa dei diritti e della loro estensione.
Una giornata che appunto vuole essere un momento forte di discussione, con un’assemblea pubblica che avrà come tema certamente il lavoro, ma anche la difesa dei beni comuni, e su come si possa immaginare a partire da questi due punti fondanti un futuro per questa nostra regione. Il dibattito sarà moderato da Peppe Baldessarro, redattore del Quotidiano della Calabria e corrispondente per la Calabria di Repubblica.
Dopo l’assemblea pubblica seguirà la rappresentazione del monologo teatrale “La cisterna”, scritto da Salvatore Arena e interpretato da Massimo Zaccaria. Lo spettacolo, prodotto dalla compagnia reggina Mana Chuma, prende spunto da un fatto di cronaca, la morte sul lavoro di alcuni operai a Molfetta, per rappresentare drammaticamente le condizioni di sfruttamento in cui versano ancora oggi diversi lavoratori, e il conflitto interiore di chi è combattuto tra l’esigenza di un reddito e l’istinto di sopravvivenza.
Chiuderà questa giornata il concerto dei Nimby, la giovane ma già apprezzata rock-band catanzarese. Innamorati dell’espansione lisergica, amanti del rock psichedelico in generale, i Nimby sono riusciti in breve tempo a diventare un punto nodale della scena locale, quella che spinge il rock verso un’ estetica post punk/psichedelica. Quello dei Nimby è un continuo laboratorio di sperimentazione, tanto da portarli a collaborare con lo scrittore cosentino Franco Dionesalvi per la preparazione di alcuni spettacoli teatrali di musica e poesia.
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