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«Non ammonta assolutamente a quasi 34 milioni di euro il deficit della Sogas, ma non tocca i 14 milioni, stando a quanto certificato nel bilancio di previsione dell’ultimo esercizio finanziario 2011». Lo afferma il presidente della società di gestione dell’Aeroporto dello Stretto, dr. Carlo Porcino.
«La questione – puntualizza il presidente della Sogas – va inquadrata nei suoi termini precisi. I dati diffusi dal prestigioso quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, connessi a passività complessive per 33,7 milioni di euro, di per sé sono corretti. Ma scontano due pecche: sono aggiornati “solo” a fine 2010, cioè prim’ancora che fosse operativa questa governance, e includono anche gli elementi contabili riferibili a Pon e Por. Così – spiega lo stesso Carlo Porcino – sotto il profilo attivo sono considerati 18,7 milioni di euro di fondi Pon e Por regolarmente riconosciuti a Sogas nel corso di una conferenza di servizi e che saranno utilizzati per appaltare nuovi lavori; similmente, sono considerati ai fini della formazione delle “passività” anche 19,9 milioni di euro residui della precedente gestione e che saranno comunque utilizzati per la realizzazione di lavori che attengono allo scalo dello Stretto peraltro già appaltati, 12 dei quali in particolare risultano impegnati per l’appalto relativo alla nuova aerostazione. La confusione circa la quantificazione dell’effettiva situazione debitoria di Sogas nasce dalla circostanza che, sotto il profilo dei crediti come sotto il profilo debitorio, queste somme dovevano essere inquadrate come “conti d’ordine” e non inserite nell’ordinario bilancio della società».
Al fine di ripristinare la più corretta e puntuale informazione circa l’effettiva salute delle casse della Sogas, il presidente del Consiglio d’amministrazione mette in chiaro che «l’ultimo bilancio approvato, cioè il documento contabile riferito all’esercizio finanziario 2011 e approvato il 28 giugno u.s., certifica debiti per 13,8 milioni di euro: 7 milioni dovuti ai fornitori; 1,2 milioni verso istituti previdenziali, che abbiamo peraltro già provveduto a rateizzare in 72 tranches; e ulteriori 5,4 milioni di cui non conosciamo la genesi esatta per via d’improprie modalità contabili adottate nel passato e che andranno via via ricondotti ai singoli aventi causa. Nello specifico, poi, oltre metà del debito verso fornitori (4,5 milioni) è incarnato da somme rivendicate da Sicurcenter, società che cura la sicurezza in àmbito aeroportuale, prim’ancora che questa compagine assumesse il controllo della Sogas; la gestione attuale ha ottenuto una consulenza tecnica che ha riconosciuto fondate le rivendicazioni Sicurcenter limitatamente a 2,5 milioni di euro. Somme, si badi, sulla cui erogazione resta comunque pendente il contenzioso presso il Tribunale civile di Reggio Calabria».
Oltre al 28 giugno 2012, c’è poi un’altra data da menzionare: è il 12 luglio scorso. «In quell’occasione il Cda della Sogas ha approvato un prestito obbligazionario da 6,2 milioni di euro con la Bnl quale capofila, che – evidenzia il presidente Porcino – consentirà di risolvere la gran parte dell’effettiva situazione debitoria attuale, in via di risoluzione anche mediante ogni opportuna transazione».
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