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«Ho invitato Kento perché riscoprire la musica di Tenco anche attraverso il rap, è stata un’esperienza inaspettata», questo il commento Enrico de Angelis, Direttore Artistico del Premio Tenco, a ridosso delle serate finali della più importante manifestazione italiana in ambito musicale.
«Nel suo approccio e nelle sue rime – aggiunge – ritrovo molti dei caratteri che accomunano i cantautori più stimati».
La presenza di Kento, rapper reggino indipendente molto legato al mondo cantautorale, dimostra come la linea tra cultura hip hop e musica d’autore si sta sempre più assottigliando. Dal 1984, anno di nascita delle Targhe, solo due artisti rap, infatti, sono stai premiati: i 99 Posse nel 2000 per l’album in dialetto ‘La vida que vendrá’, sempre i 99 Posse nel 1994 con il cd dialettale ‘Curre curre guagliò’ e nel 2014 Caparezza col suo ‘Museica’ premiato album come dell’anno. Considerando l’evoluzione del mercato
discografico, della scena musicale e dei gusti del pubblico è inevitabile che un linguaggio come il rap possa essere promosso alla stregua del cantautorato nell’accezione più comunemente diffusa.
«Sono orgoglioso e preoccupato per l’importante missione che mi aspetta, – commenta Kento –rappresentare la scena rap e rendere omaggio a Luigi Tenco con i suoi brani rivisitati, lo considero un passo molto importante per avvicinare due mondi musicali che alla fine hanno molte più cose in comune di quanto si possa immaginare».
Il rapper che ha consacrato il suo nome anche alla memoria di Tenco (Kento è, infatti, l‘anagramma fonetico di Tenco), si esibirà sabato 22 ottobre presso il teatro Ariston di Sanremo con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta da Mauro Ottolini, proponendo una rivisitazione rap di due brani di
Tenco.
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