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Riceviamo e pubblichiamo:
La Provincia di Reggio Calabria per tenere costantemente aperto il Porto di Saline Ioniche, inagibile dal 2002, ha acquistato un’idrovora per una spesa di euro 280.000,00.
In merito l’Architetto dott. Azzarà Filippo Dario con raccomandata AR del 4 maggio 20012 avente per oggetto “L’acquisto di un’idrovora da parte dell’Amministrazione Provinciale”, diretta al Presidente della Provincia di Reggio Calabria, dott. Giuseppe Raffa, scrive: “”E’ di questi giorni la notizia, che Lei Signor Presidente vuole acquistare un’idrovora, che arriverà nel mese di maggio prossimo, da utilizzare per tenere costantemente aperto il porto di Sant’Elia di Saline Joniche, per una spesa di euro 250.000,00. A parte l’esosità della spesa, Le dico Signor Presidente che l’idrovora che acquisterete non riesce a succhiare dal fondale marino nemmeno un metro cubo di misto (sabbia e pietrisco), per diverse ore succhia solo fango, questo per esperienze vissute dal sottoscritto.
La giacenza dei materiali sottomarini nel porto di Saline, come altrove, nell’ambito del nostro territorio, sono di natura silicica, con una curva granulometrica alta, pertanto, pesanti. Quando detto materiale si presenta nella bocca dell’idrovora, per essere risucchiato, questa non riesce a portarlo in superficie, trasporta solo fango che sottrae al materiale silicico rendendolo meno viscoso e privo di filler utile per il risucchio (il filler fa da grasso). Comunque non condivido l’esosità della spesa, i pesanti oneri che derivano dalla gestione, manutenzione ecc. E’ sufficiente lo spurgo che si è fatto finora con l’impiego di un escavatore, con costi limitatissimi. Comunque, se l’Amministrazione, insiste per l’acquisto dell’idrovora chieda alla casa costruttrice le garanzie dovute, facendo pure in loco delle prove con l’idrovora se riesce a risucchiare anche il materiale pesante. Attenti, quando si spende il denaro del pubblico, non sperperare.
Mi impegno di presentare al più presto un progetto che possa risolvere in modo definitivo e funzionale le problematiche del porto e dell’erosione come ho accennato qualche mese fa a Lei Signor Presidente, l’avevo pure sconsigliato per l’acquisto dell’idrovora, in quanto, era una spesa inutile, Cordiali saluti Firmato Arch. Filippo Dario Azzarà”””.
Lo scorso mese di giugno è arrivata da Verona l’idrovora ma dopo aver speso tanti soldi, 250 mila euro per l’acquisto e 30 mila per il montaggio, la macchina speciale non ha mai funzionato, contrariamente a quanto affermato da Presidente dell’Associazione “Circolo culturale Marina 97” – Francesco Romeo- e per aprire il varco e fare uscire le barche è stato necessario più volte l’impiego di escavatori e motopale, chi li paga?.
Tutto quello che aveva chiaramente affermato l’architetto dott. Azzarà Filippo Dario si è verificato, le indicazioni fornite dallo stesso architetto dovevano essere tenute in considerazione, e confrontate con quanto emerso dall’attività conoscitiva dei luoghi, eventualmente, svolta dai tecnici dell’Amministrazione provinciale.
Cosa dire. Tanti sono gli interrogativi. Perché ancora l’idrovora è parcheggiata in acqua e non è stata smontata, considerata l’inutilità della macchina, forse si è in attesa che venga effettuato il pagamento? Sembrerebbe che la spesa sia stata già impegnata nella delibera di bilancio del 29 giugno 2012, si attenderebbe l’emissione del Piano economico di gestione per poter pagare.
Concludendo si chiede di conoscere se è stato instaurato un contenzioso con la ditta fornitrice.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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