Porto di Gioia Tauro, esito riunione straordinaria del Comitato Portuale

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Quanto emerso dalla riunione di ieri nel corso del Comitato Portuale conferma che la situazione è ormai drammatica. Medcenter Container Terminal ha ufficializzato l’addio di Maersk che porterà di conseguenza una forte contrazione di volumi nello scalo da richiedere drastiche misure di contrasto.

Per questo motivo MCT ha chiesto  supporto alla Regione Calabria – dichiara Daniele Caratozzolo, segretario provinciale del SUL-Comparto Trasporti di Reggio Calabria e componente del Comitato Portuale di Gioia Tauro – affinché questo difficile momento possa essere assorbito senza avere forti impatti sull’occupazione dello scalo. Interventi, quindi, strumenti anche economici per far fronte all’emergenza in atto.

Emergenza che è  figlia della malaugurata decisone  che portò Grand Alliance a Cagliari senza che nessuno facesse nulla per impedirlo. Soltanto noi del Coordinamento dei Portuali – afferma Domenico Macrì segretario dei segretario dei portuali di Gioia Tauro e componente del Comitato Portuale di Gioia Tauro – avevamo gridato con forza che quella decisone avrebbe determinato grossi problemi per il terminal e così è stato.

E purtroppo, – continua Macrì -il nostro grido d’allarme lanciato nelle scorse settimane di un quanto mai probabile addio di uno dei due maggiori vettori del terminal, nonchè azionista, ha trovato puntualmente riscontro prima nei fatti, con la progressiva riduzione dei trafficio su Gioia Tauro ed ora nelle parole del neo amministratore delegato di MCT Domenico Bagalà, al quale il precedente management di MCT ha consegnato un terminal che soffre un decennio di ritardi della politica, di decisioni errate a tutti i livelli e di cattiva gestione.

Un compito tutt’altro che semplice che dovrà riguardare il rilancio  e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali – afferma il segretario regionale del SUL Carmelo Cozza – attraverso l’impegno di tutte le risorse e le strategie possibili. In questo quadro – continua Cozza – abbiamo già fornito all’Ing. Bagalà tutta la nostra disponibilità a stare a fianco dell’azienda per tutte le proposte che sarà necessario fare a livello regionale e governativo.

Affinché per il  rilancio di una struttura come il porto gi Gioia Tauro che oggi genera oltre il 50% del PIL privato in Calabria, si possa anche andare in deroga ai dettami comunitari come ha fatto la Germania e per ben 27 volte per accedere alla forma di aiuti di Stato per aiutare le proprie imprese in difficoltà. Saremo al fianco di MCT se e solo se l’obiettivo comune sarà quello di preservare la piena occupazione dello scalo. Se così non dovesse essere non esiteremmo a determinarci di conseguenza mettendo in atto tutte le azioni necessarie affinché a Gioia Tauro non si perda neanche un posto di lavoro.

Con tale finalità – conclude Caratozzolo – martedì 24 maggio pv a Catanzaro la Regione Calabria ha convocato i vertici di MCT perché insieme si inizi a lavorare per mantenere e rendere semmai più competitivo lo scalo. La Regione Calabria si è detta, infatti, disponibile ad intervenire ma solo a fronte di un piano industriale di sviluppo e di interventi che Medcenter dovrà presentare ai vertici regionali per quella data.

Contestualmente chiediamo alla Regione di accelerare nella propria azione e di passare dalla fase teorica a quella attuativa sull’APQ e su tutte le altre misure prospettate  e già finanziate per il rilancio del porto.. Non c’è più tempo da perdere.

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Author: Cristina

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