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di Gianfranco Marino
Un disciplinare per la produzione dell’olio d’oliva nell’Area Grecanica. Questo il titolo dell’interessante convegno tenutosi sabato scorso nei locali della Porta del Parco di Bagaladi, organizzato dall’amministrazione comunale di Roccaforte del Greco in collaborazione con la Provincia di Reggio Calabria, l’Università Mediterranea il comune di Bagaladi e con il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Nutrita presenza da parte dei tanti addetti ai lavori che stanno maturando sempre più la convinzione che l’innovazione è la strada da seguire per giungere alla realizzazione di un prodotto competitivo sul mercato e che attiri per le sue qualità. “E’ un primo importante passo verso il ritorno alla terra – ha detto in apertura il Sindaco di Roccaforte Ercole Nucera – in un momento di crisi mondiale in cui il crollo del capitalismo apre lo spazio al localismo ed alle risorse interne per il sostentamento della nostra società”.
Presenti vari Sindaci del comprensorio, il Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte Leo Autelitano, il Presidente della Provincia Giuseppe Morabito e una rappresentanza delle scolaresche dell’Istituto Comprensivo di Bagaladi-San Lorenzo e dell’Alberghiero di Condofuri, quest’ultimo ha offerto inoltre il servizio hostess coordinato dal Prof. Lizzi per l’occasione responsabile dell’Istituto. “La strada per restituire redditività al prodotto e dignità al comparto olivicolo nell’Area è il Consorzio – ha sostenuto il Sindaco ospitante Federico Curatola in apertura – produttori grandi e piccoli devono associarsi al fine di abbassare i costi e di seguire il disciplinare presentato oggi per avere un prodotto di qualità che possa essere competitivo e che esporti l’immagine e le tipicità dell’Area Grecanica”.
Il disciplinare di produzione è stato presentato ai partecipanti dal prof. Massimo Baldari della Facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Seguendo questo disciplinare, redatto seguendo le normative comunitarie e nazionali, si può raggiungere la certificazione DOP o IGP che sarebbe una grande conquista per tutto il territorio. Ma, come è emerso da tutti gli interventi, compreso quello del Presidente Morabito e dell’Assessore Scali, la strada è lunga ed impervia. Oggi però è stato segnato un momento di partenza importante per programmare e realizzare quella trasformazione innanzitutto culturale necessaria a far decollare il prodotto principe di questa terra e della dieta mediterranea, l’olio d’oliva.
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