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Solo la Parte Ferroviaria è Ammissibile
La commissaria europea responsabile per i Trasporti, Adina Valean, ha chiarito la posizione della Commissione Europea riguardo al progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Secondo Valean, solo la componente ferroviaria del ponte sarebbe ammissibile per il cofinanziamento da parte dell’Unione Europea.
Questa dichiarazione arriva in un momento cruciale, mentre l’Italia ancora non ha preso una decisione definitiva sul progetto.
Progetto Ancora allo Stadio di Studio
Adina Valean ha precisato che la Commissione Europea non è ancora a conoscenza di una decisione definitiva da parte del governo italiano riguardo al ponte. Pertanto, nelle mappe del regolamento Ten-T rivisto, il progetto del ponte sullo Stretto è attualmente considerato solo a livello di studio o idea. Questo implica che, fino a quando non sarà presa una decisione concreta, il progetto rimarrà in una fase preliminare e non sarà possibile procedere con richieste di cofinanziamento per l’intero ponte.
Implicazioni per il Finanziamento
Il fatto che solo la parte ferroviaria del ponte sia ammissibile al cofinanziamento UE ha importanti implicazioni per la realizzazione del progetto. Con l’intero costo preventivato del ponte stimato in circa 14 miliardi di euro e con solo 25 milioni di euro promessi dall’UE, il finanziamento resta un problema cruciale. Le risorse europee destinate esclusivamente alla parte ferroviaria riducono ulteriormente le prospettive di ottenere fondi per le componenti stradali o altre infrastrutture associate.
Reazioni e Critiche
Questa dichiarazione ha suscitato reazioni contrastanti. Il comitato ‘Invece del Ponte’ ha criticato duramente il progetto, sostenendo che le risorse finanziarie destinate al ponte sono sottratte a opere essenziali per Sicilia e Calabria. Elio Conti Nibali, del comitato, ha sottolineato l’assenza di investitori privati e ha espresso scetticismo riguardo alla capacità del governo di trovare i restanti fondi necessari per completare il progetto.
La posizione della Commissione Europea aggiunge un ulteriore livello di complessità alla questione del ponte sullo Stretto di Messina.
La necessità di una decisione definitiva da parte dell’Italia e la limitazione del cofinanziamento UE alla sola parte ferroviaria richiedono una riflessione approfondita sulle priorità infrastrutturali del paese.
In un contesto di risorse limitate, è essenziale considerare con attenzione come allocare i fondi pubblici per ottenere il massimo beneficio per le regioni coinvolte e per l’intera nazione.
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