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La recente notizia proveniente da Bruxelles riguardo al finanziamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina ha sollevato diverse preoccupazioni e critiche. Secondo quanto riportato, l‘Unione Europea contribuirà con soli 25 milioni di euro, una cifra che rappresenta appena lo 0,18% del costo totale preventivato dell’opera, stimato in circa 14 miliardi di euro.
Le Critiche
Il comitato ‘Invece del Ponte’ ha espresso forti critiche verso questo finanziamento, definendolo una “grande notizia” solo in apparenza, rilanciata con enfasi dagli uffici stampa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e della società Stretto. Elio Conti Nibali, membro del comitato, ha commentato sarcasticamente la situazione, sottolineando l’assenza di investitori privati, che da tempo hanno abbandonato il progetto.
Risorse Regionali Sottratte
Conti Nibali ha inoltre evidenziato che le uniche risorse attualmente destinate al ponte provengono dal Fondo Coesione e Sviluppo, con 1,6 miliardi di euro che sono stati dirottati dalla Sicilia e dalla Calabria.
Questi fondi, secondo il comitato, avrebbero dovuto essere utilizzati per opere essenziali e urgenti nelle due regioni, piuttosto che per un progetto che viene considerato un “feticcio”.
Mancanza di Finanziamenti Adeguati
La somma stanziata dall’Unione Europea è stata vista come una cifra simbolica e insufficiente per un’opera di tale portata. La critica principale è che il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, oltre a richiedere un impegno finanziario significativo, manca di una strategia chiara per reperire i fondi necessari.
La promessa di trovare i restanti 14 miliardi “strada facendo” è stata accolta con scetticismo e preoccupazione.
La Posizione del Comitato
Il comitato ‘Invece del Ponte’ sostiene che la costruzione del ponte non dovrebbe essere una priorità, dato che esistono altre esigenze infrastrutturali più urgenti in Sicilia e Calabria. L’accusa è che le risorse stiano venendo sottratte a progetti che potrebbero avere un impatto immediato e positivo sulle comunità locali, migliorando la qualità della vita e lo sviluppo economico delle regioni.
Conclusione
La questione del ponte sullo Stretto continua a dividere l’opinione pubblica e a sollevare interrogativi sulla gestione dei fondi pubblici e delle priorità infrastrutturali.
Le critiche mettono in luce la necessità di una discussione più approfondita e trasparente sul progetto, tenendo conto delle reali esigenze delle regioni coinvolte e della sostenibilità finanziaria dell’opera.
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