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Nelle giornate del 18 e 19 marzo, oltre 200 uomini della Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi interforze previsti dal Focus ‘ndrangheta, hanno effettuato nella zona del Calopinace e del Torrente S. Agata, nonché nel quartiere di Archi consistenti controlli e numerose perquisizioni nei confronti di pregiudicati inseriti in alcune delle più agguerrite cosche di ‘ndrangheta.
La Polizia di Stato mette così in campo l’ennesimo blitz a sostegno della più ampia e mirata strategia operativa di aggressione ai sodalizi mafiosi, elaborata in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica,volta a contrastare la recrudescenza degli episodi criminosi, culminata, lo scorso mese, in noti fatti di sangue.
Per contrastare le dinamiche criminali di specifici contesti territoriali, nelle sue due componenti di soggetti criminali nonché di attività criminose, la Polizia di Stato ha svolto servizi che hanno visto la cooperazione degli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con l’impiego del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria meridionale” di Siderno, delle unità cinofile della Polizia di Stato e degli equipaggi del V Reparto Volo,nonché con l’ausilio del personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.
In particolare, sono stati sottoposti a controllo 274 persone e 174 veicoli, effettuati 35 posti di blocco, nonché controllate 859 targhe con l’ausilio del nuovo sistema “Mercurio”, in dotazione alle autovetture di servizio della Polizia di Stato. Sono state, altresì, eseguite 4 perquisizioni personali e domiciliari ed elevati 8 verbali per infrazioni al Codice della Strada ed effettuato 1 sequestro amministrativo di autoveicolo.
L’efficace dispositivo di sicurezza dispiegato dal Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, proseguirà in altre località di Reggio Calabria ritenute ad alta densità mafiosa,nei prossimi giorni.
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