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Grazie alla collaborazione tra l’Azienda forestale regionale (Afor) e il Comune di Placanica, proseguono i lavori per la valorizzazione della Grotta dei Re, la grotta che si trova nei pressi del Monte Gallo e che, secondo alcune recenti scoperte, potrebbe nascondere una necropoli che risale 6700 a.C.
Grazie agli interventi Afor, è stato ripristinata la percorribilità della strada che porta alla grotta. Nei pressi dell’accesso, inoltre, è stata realizzata una staccionata e un’area ristoro.
Martedì scorso, il sindaco Rocco Mario Clemeno si è recato sul luogo insieme al commissario regionale Afor, l’ingegnere Pierluigi Mancuso. A visitare la grotta, insieme a loro, c’era anche Domenico Antonio Basile, già deputato a Roma e Bruxelles, ed ex assessore regionale all’Ambiente. Del gruppo Afor, anche l’ingegnere Marcello La Vecchia, responsabile di Vibo Valentia, l’ingegnere Raffaele Mangiardi e il capocantiere Cosimo Maiolo.
Un gruppo rimasto «positivamente impressionato» ed «entusiasta» dell’escursione, attratto non solo dai segreti della grotta, ma anche dalla bellezza naturalistica dei luoghi. A fare da guida Alfonso Carè, ricercatore e studioso dei megaliti dell’area di Nardodipace.
Negli scorsi mesi, un team di speleologi, esplorando ambienti sotterranei del territorio di Placanica, aveva rinvenuto all’ingresso della Grotta dei Re un geroglifico che indicherebbe la presenza di una necropoli di Pelasgi, popoli primitivi dell’area mediterranea. A detta degli esperti, la grotta potrebbe nascondere i feretri di 110 sovrani di stirpe pelasgica (da qui “Grotta dei Re”), tratti in salvo nel 6.700 a.C. da un diluvio, e trasportati dall’Egitto e dalla Siria fino alle Serre calabresi. Una scoperta che ha attirato la curiosità di archeologi, speleologi e della stessa stampa, non ultimo il programma di Raidue Voyager, che ha dedicato vari servizi tv alla grotta.
«Ed è proprio per questo potenziale di calamita “turistica” della Grotta dei Re che abbiamo deciso di riqualificare l’area, dopo anni di abbandono», spiega oggi il sindaco Mario Clemeno, che ci tiene a ringraziare i proprietari dei terreni limitrofi per la collaborazione durante i lavori di riqualificazione.
Intanto, nei prossimi mesi, sono annunciate nuove missioni di gruppi di speleologi, bramosi di scoprire i segreti nascosti tra le cavità dei monti placanichesi.
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