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Il Comune di Placanica ha siglato un protocollo d’intesa per aderire a “Borghi Vivi”. Si tratta di un progetto di respiro europeo finalizzato a rivitalizzare i borghi storici e i borghi rurali in fase di abbandono o a rischio di abbandono. Grazie a Borghi Vivi, il patrimonio immobiliare e fondiario abbandonato o sottoutilizzato potrà essere valorizzato sia a fini turistici che a fini artigianali, di piccolo commercio, residenziali e di servizi.
«E’ un progetto che abbiamo subito abbracciato», dice il sindaco Rocco Mario Clemeno. «Il rilancio del nostro centro storico medievale è stato e sarà al centro dell’azione amministrativa placanichese».
Questo modello di sviluppo locale punta a superare le difficoltà di finanza pubblica, attivando risorse private di varia natura, anche attraverso fondi di investimento internazionali, interessati alla valorizzazione del patrimonio immobiliare e fondiario.
Il progetto coinvolge vari comuni della Locride e la Provincia di Reggio Calabria, Il Comune capofila è Siderno. Borghi Vivi (marcho registrato) è un network europeo basato sull’idea dell’«albergo diffuso», e gestito da EuroIDEES, associazione non profit di Bruxelles.
Il modello si sta diffondendo in molte regioni d’Italia e d’Europa. E oggi anche Placanica lo abbraccia, consapevole, spiega Clemeno, del «ruolo importante che Borghi Vivi può svolgere in termini di stimolo all’occupazione». La domanda di servizi turistici, commerciali e residenziali nel comune non manca: Placanica sul suo territorio ospita il Santuario dello Scoglio, meta continua di fedeli della Vergine provenienti da tutto il mondo.
«E negli ultimi mesi – spiega il sindaco – abbiamo registrato un crescente interesse di soggetti stranieri interessati a investire nel nostro comune, apprezzato per la ricchezza della sua storia, la suggestione delle sue tradizioni e il fascino dei territori e delle sue grotte misteriose».
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