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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
L’area grecanica poco considerata nei Pisl. Secondo i dati pubblicati sul sito della Regione Calabria si evince che sono soltanto tre i progetti complessivi che interesseranno quest’area e che testimoniano ancora una volta la poca attenzione che viene riversata verso tale territorio mentre alcuni non sono stati finanziati.
Soltanto Pentedattilo, nel comune di Melito Porto Salvo, Bova e Roghudi potranno beneficiare di investimenti che saranno possibili grazie al bando sui Progetti integrati per lo sviluppo locale. Complessivamente soltanto 1 milione e duecento 18 mila euro ricadranno in questa zona.
Un dato allarmante al cospetto di molte altre realtà calabresi che hanno ottenuto finanziamenti cospicui e che avranno la possibilità di migliorare il livello di vivibilità e di attrattività. Nello specifico, le uniche attività che hanno convito hanno riguardato la sezione “Valorizzazione dei centri storici dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Calabria”.
Su tutte spicca il piccolo comune di Bova che otterrà 609 mila euro nell’ambito di “Kalos Irtete”, distretto culturale dei borghi identitari dell’Aspromonte grecanico. Colpisce Melito Porto Salvo che beneficerà in tutto il territorio solo di 307 mila euro utili per “la riqualificazione del patrimonio identitario di Pentedattilo: recupero del castello degli Alberti, delle aree esterne alla chiesa di SS Pietro e Paolo, le antiche vie di accesso”.
302 mila euro, invece, per l’”’intervento di riqualificazione urbana, arredo e verde pubblico dei borghi identitari di Roghudi Vecchio e di Chorio. Fanno riflettere i motivi di questa debacle che è sotto gli occhi di tutti e che fa seguito alle varie “sconfitte” in ambito politico sia a livello regionale che provinciale e soprattutto locale.
Non è mistero che l’area grecanica si può “fregiare” soltanto di un consigliere provinciale di minoranza, Pierpaolo Zavettieri, a fronte di vari comuni sciolti per infiltrazioni mafiose o alle prese con le commissioni d’accesso. Montebello Jonico e San Lorenzo, infatti, rappresentano soltanto le ultime due realtà che al massimo tra tre mesi conosceranno il loro futuro.
In mezzo Roccaforte, Bova Marina, Bagaladi e Condofuri che hanno dovuto fare i conti con la cruda realtà dello scioglimento. E neanche il fatto che Condofuri questo fine settimana conoscerà la nuova amministrazione comunale può lenire il problema con l’area grecanica che anno dopo anno rimane sempre più soggetta al depauperamento della propria credibilità.
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