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Il grave problema dei rifiuti solidi urbani che invadono le cittadine del comprensorio e quella di Locri in particolare desta allarme sociale e rischia di degenerare ove non si assumano i necessari interventi risolutivi.
Nonostante i ripetuti appelli degli amministratori locali che hanno più volte segnalato il precario stato in cui versano le nostre comunità (da ultimo quello lanciato dall’assemblea dei Sindaci della Locride) la situazione igienico-ambientale non sembra migliorare.
A Locri, in particolare, i cumuli di spazzatura invadono le sedi stradali ed i marciapiedi rendendo difficile, o addirittura impossibile, in alcuni tratti, la circolazione veicolare e pedonale, mettendo a dura prova la resistenza dei cittadini che sono costretti a convivere con una prolungata emergenza di carattere igienico-ambientale.
I sempre più frequenti incendi appiccati anche in pieno centro, certamente non giustificabili, evidenziano lo stato di prostrazione diffuso e non possono non destare allarme anche dal punto di vista dell’ordine pubblico che potrebbe essere messo a dura prova in considerazione della presenza in Città di numerose scuole e di tanti Uffici pubblici, anch’essi vicini alle distese di spazzatura presenti.
Le segnalazioni del commissario prefettizio – purtroppo sinora vane – al Commissario regionale per l’emergenza e la sostituzione della società che gestisce il servizio di raccolta in Città non sembra siano servite ad invertire la rotta presa in questi ultimi due mesi e che testimonia lo stato di difficoltà di tutto il ciclo regionale dei rifiuti.
Il funzionamento a singhiozzo delle discariche e degli impianti di conferimento evidenziano, infatti, la generalità del problema e la necessità che esso venga affrontato al più alto livello regionale con una decisa presa di coscienza che serva ad aiutare le comunità diffuse sul territorio, acquisendo la consapevolezza che i sindaci e gli amministratori locali non possono essere lasciati soli nella risoluzione del problema-rifiuti che ormai è diventato una vera e propria emergenza.
Pino Mammoliti
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