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“Non vedo l’ora di riabbracciare Reggio, pure io sono riggitano”. Entusiasta di portare il suo spettacolo “C’era una volta…Signore e Signori buonasera”, One man show inserito nella nuova stagione teatrale della compagnia reggina Officina dell’arte diretta dall’attore Peppe Piromalli al teatro “Francesco Cilea”, il noto interprete e doppiatore Pino Insegno è pronto a catapultare il pubblico in un passato televisivo commovente. Anche quest’anno, da sola e con la caparbietà di chi ha l’arte nelle vene, l’Officina dell’arte ha messo su un cartellone teatrale pronto a partire il prossimo 22 ottobre e sino ad aprile in riva allo Stretto, arriveranno big del cabaret, televisione e compagnie teatrali della Penisola. Sicuramente, da non perdere, lo show di Insegno che mostrerà tutte le sue doti di attore, comico e intrattenitore ma soprattutto, sarà una buona occasione per riabbracciare Reggio Calabria che ha dato i natali al padre.
“Sono nato a Roma ma Reggio è nel mio cuore – afferma Insegno -. Mio padre viveva a Sbarre Centrali e nonno faceva il capostazione. Ricordo con affetto le vacanze trascorse al Sud dove ho ancora alcuni parenti e amici. La tappa teatrale sarà quindi, un’ottima scusa per tornare a casa. “Signori e signore buonasera” è uno spettacolo sulla memoria della televisione, del cinema che non c’è più paragonata a quello che c’è oggi. Tutto questo visto con occhi romantici di chi lo ha vissuto in quegli anni, quando c’era la televisione che ti lasciava un ricordo importante, quando c’era tanto da vedere e la tv non era solo un elettrodomestico, era qualcosa che ti accompagnava, che riuniva la famiglia sul divano. Era davvero un amico di famiglia.
Quello al “Cilea” sarà un viaggio con effetti speciali tra i miti, gli sceneggiati e i personaggi degli anni ’60, ’70 e ’80 “che hanno fatto la storia del cinema italiano e non solo, e chiedendo aiuto al Dio dello spettacolo che mi risponderà con la voce di Baudo grazie alla voce fuori campo di Massimo Lopez – continua Insegno – duetterò con Renato Rascel e interagirò con i grandi della tv stringendo idealmente la mano all’indimenticabile Massimo Troisi, Marcello Mastroianni, Gino Bramieri, Walter Chiari e poi ballerò il “Tuca Tuca” con Raffaella Carrà. Sarà una serata romantica , magica e divertente”.
Insegno si definisce come “un bravo artigiano” e quando parla di arte ci tiene a precisare che “il petrolio italiano è la cultura, lo spettacolo, l’arte in tutte le sue forme e chiunque viene a governare il nostro Paese deve pensare che la nostra vera ricchezza è questa. Qui, dovrebbero fare come fanno in Arabia Saudita che trovano i pozzi per il petrolio: noi abbiamo tanti e raffinati pozzi di arte come l’Officina che ha investito e creduto in un progetto condiviso da tanti attori e professionisti che vogliono davvero far riemergere una città come Reggio Calabria intrisa di buona cultura”.
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