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Nel primo pomeriggio di ieri due poliziotti della Questura di Reggio Calabria hanno proceduto, liberi dal servizio, all’arreso in flagranza di reato di un rapinatore che, poco prima, aveva malmenato selvaggiamente una donna e la propria figlia, derubandole delle loro borse.
Durante le concitate fasi dell’arresto l’uomo ha opposto resistenza, al punto da ingaggiare una violenta colluttazione con un uno dei due appartenenti alla Polizia di Stato, un ispettore della Squadra Mobile il quale, benché inizialmente da solo, è riuscito ugualmente ad immobilizzare il malvivente, successivamente coadiuvato dal pronto intervento di un altro poliziotto, in servizio all’Ufficio di Gabinetto della Questura, il quale nel frattempo era giunto sul posto, attirato dalle urla a dalla colluttazione del collega della Squadra Mobile con il rapinatore ed il figlio minore.
Il rapinatore, classe ’73, si trova adesso rinchiuso in carcere con l’accusa di rapina, violenza, resistenza e minaccia a P.U., nonché di lesioni personali aggravate sia in danno delle due donne che del poliziotto. Il figlio minore è stato affidato alla madre.
I FATTI:
L’episodio, nel corso del quale l’Ispettore ha riportato lesioni giudicate guaribili in 25 giorni dai medici degli Ospedali Riuniti, è accaduto nei pressi del parcheggio dell’Istituto Comprensivo “De Amicis- Bolani” di Reggio Calabria, allorché il solerte Ispettore della Polizia di Stato, dopo aver udito la voce di una donna che esclamava “chiamate la Polizia!”, ha notato la presenza di due soggetti, un uomo di circa 40/45 anni ed il figlio minore, che, con fare sospetto, hanno rovistato all’interno di una borsa.
A questo punto, il poliziotto, collegando quanto aveva appena udito, ha intuito che poteva trattarsi proprio dei due presunti scippatori che, poco prima, avevano derubato la donna che invocava aiuto. Pertanto, ha bloccato la marcia dell’autovettura e, una volta sceso dall’auto, ha intimato ai due di fermarsi, qualificandosi come appartenente alla Polizia.
Tuttavia, l’uomo, anziché fermarsi, lo ha aggredito con pugni e calci.
Ne è nata una colluttazione durata diversi minuti, fin quando l’Ispettore è riuscito a bloccare l’adulto che, durante lo scontro fisico, ha incitato il ragazzo a sparare al poliziotto con una pistola, sicché lo stesso operatore ha proceduto, non senza difficoltà, all’immediato controllo del borsello che il ragazzo portava con se, accertando che non vi era alcuna arma.
Pertanto, l’uomo, con precedenti di Polizia in materia di armi, oltraggio, resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, risalenti nel tempo, è stato arrestato, grazie anche al pronto intervento del secondo appartenente alla Polizia di Stato che si stava recando al lavoro presso la Questura e di una Volante, prontamente accorsa sul posto, su disposizione della sala operativa della Questura, alla quale era stato richiesto l’intervento.
La professionalità, l’attenzione ed il senso di responsabilità degli operatori della Polizia di Stato della Questura di Reggio Calabria che, pur liberi dal servizio, sono prontamente intervenuti non appena realizzato quanto si era appena verificato, dimostra ancora una volta la consapevolezza, per ogni operatore di Polizia, dell’importanza del proprio ruolo nella società al fine di contribuire, da professionisti, alla realizzazione di quel bene fondamentale per la crescita di una società civile che è la sicurezza, anche a scapito della propria incolumità personale.
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