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Video e articolo di Ivano Verduci
Bravi bravi bravi. Questo era il grido alla fine del 3° concerto natalizio, nella meravigliosa Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, nel suggestivo borgo di Pentedattilo (uno dei luoghi calabresi più conosciuti ed apprezzati al mondo, famoso anche perchè non si sa se sia più giusto scrivere Penti dattilo o Pente dattilo ).
Grazie al Coro Parrocchiale “Santi Pietro e Paolo”, di Pentedattilo appunto, nato ufficialmente nell’agosto del 2008, in occasione del 50° anniversario dell’incoronazione di Maria SS. di Porto Salvo.
Composto da circa 25 elementi, il coro è capace di eseguire brani in polifonia, grazie all’assiduo impegno e alla costante preparazione, pur non avendo solide basi musicali e pur non possedendo la conoscenza della notazione. Ha partecipato a svariate manifestazioni del genere concertistico, ultima, ma solo in ordine di tempo, quella del 10° raduno Corale Internazionale di Canti Natalizi tenutasi a Catanzaro e nella quale hanno riscosso un’ enorme successo.
Alla presenza di un folto pubblico, attento e partecipe, sono stati presentati 10 brani tra i quali “Quanno nascette ninno” che è la pastorale di Natale composta nel 1743 dal vescovo napoletano Sant’Alfonso Maria de’ Liguori ( dalla sua rielaborazione e trasformazione nacque la celeberrima “tu scendi dalle stelle”).
A seguire canti natalizi dell’Ucraina, il Mater Jubilaei, un canto del maestro Beppe Moraschi, una lauda a 4 voci dal titolo “nitida stella”, una ninna nanna cosacca, L’Ave Maria di Casucci.
E’ stata poi il turno delle canzoni in vernacolo, quella siciliana, dal titolo “bambineddu picciriddu”, e poi quelle in dialetto calabrese “Bon Capudannu” e “bambinuzzu bambinuzzu” ( che è stata reinterpretata su pressante richiesta di bis del pubblico)
Una bella serata per gli occhi e le orecchie ed il giusto riconoscimento da parte degli astanti al coro per la qualità dei brani proposti e dopo i saluti finali del parroco Don Gaston Yamb ( presente anche il parroco di Fossato Jonico) l’Avv. Flachi ha voluto ringraziare tutti i presenti e rimarcare che le amministrazioni dovrebbero interessarsi maggiormente a queste piccole realtà che contribuiscono a rendere viva la cultura e quindi a tenere in vita un paese fiore all’occhiello della Calabria.
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