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Succede che a un certo punto un posto diventa disabitato. Può dipendere da mille ragioni: da un impoverimento improvviso del tessuto sociale, dal lavoro che sparisce e ricompare più lontano (o non ricompare più), da una catastrofe naturale, dalle molteplici metamorfosi che attraversano gli spazi. Chi viveva in quel posto raduna ciò che è suo, saluta quello che non è trasportabile e se ne va via. A quel punto, non essendoci più nessuno che se ne prende cura, quel posto comincia a disgregarsi: la facciata di una casa si riempie di lesioni che nessuno ripara, crolla un tetto, la vegetazione erompe dalle fenditure tra i ciottoli al centro di una strada. Di colpo ci si rende conto – per assenza, per mancanza – che chi abitava lì, l’atto stesso dell’abitare, svolgeva una funzione ben precisa: era il tessuto connettivo, ciò che dava forma e struttura allo spazio, profondità al tempo vissuto.
Nel momento in cui non è possibile ripopolare un luogo con le persone, forse è possibile ripopolarlo con i personaggi.
Vale a dire che l’invenzione narrativa, recuperando anche e molto dalla memoria locale, può essere lo strumento tramite il quale si contribuisce a restituire una tensione vitale a uno spazio disabitato.
Nell’arco di cinque giorni trascorsi connettendo tra loro autobiografia, racconto dello spazio e ragionamenti su che cos’è il personaggio di una narrazione, tra momenti di discussione, altri di scrittura, altri ancora di esplorazione del borgo e dei suoi anfratti, Abitanti tenterà di donare a Pentedattilo una storia.
Partendo dall’idea che raccontare una storia, dunque abitare il linguaggio in un modo ben preciso, è uno strumento che serve a mettere ognuno di noi in dialogo con il tempo e con lo spazio: con ciò che c’era, con ciò che resta, con ciò che potrebbe ancora esserci in futuro.
Per partecipare al workshop manda il tuo curriculum a palmodirupe@gmail.com
Il workshop è a numero chiuso, quindi affrettati ad iscriverti!
Date: dal 6 al 10 Luglio 2012
Luogo: Borgo Antico di Pentedattilo, Reggio Calabria
Workshop
Costo: 150 euro
Workshop + vitto
Costo: 170 euro
Workshop + vitto + alloggio all’ostello di Pentedattilo
Costo: 200 euro
Giorgio Vasta
Giorgio Vasta (Palermo, 1970) vive e lavora a Torino. Ha pubblicato il romanzo Il tempo materiale (minimum fax 2008, Premio Città di Viagrande 2010, in corso di pubblicazione in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Spagna, Stati Uniti, Inghilterra e Repubblica Ceca, selezionato al Premio Strega 2009, finalista al Premio Dessì, al Premio Berto e al Premio Dedalus), Spaesamento (Laterza 2010, in corso di pubblicazione in Francia, finalista al Premio Bergamo). Collabora con “la Repubblica”, “Il Sole 24 ore” e “il manifesto” e scrive sul blog letterario minimaetmoralia.com. Nel 2010 ha vinto il premio Lo Straniero e il premio Dal testo allo schermo del Salina Doc Festival. Il suo ultimo libro è Presente (Einaudi 2012, scritto con Andrea Bajani, Michela Murgia e Paolo Nori).
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