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Si è svolta domenica 16 novembre, presso l’Aula Magna dell’I.C. “Cassiodoro – don Bosco” di Pellaro, la presentazione del libro “No’ esti na zannella” di Rocco Nassi (Disoblio Edizioni). Alla presentazione sono intervenuti Nicola Oriente (Pres. Ass. Socio-Culturale “Amici dell’anziano”), Antonella Cutrupi (Docente di Lettere presso gli Istituti di Istruzione Superiore e Poetessa), Salvatore Bellantone (Editore), Rocco Nassi (Autore del Libro).
Dopo i saluti iniziali di Nicola Oriente, che ha chiarito come la presentazione di No’ esti na zannella rientri a pieno nell’attività di promozione culturale svolta dall’Associazione Culturale “Amici dell’Anziano”, Antonella Cutrupi ha spiegato come la poesia sia la speranza della nuova era perché capace di andare dritta al cuore, facendosi vettore di messaggi umani e decisivi per una comprensione critica del nostro tempo. Il libro di Rocco Nassi ha la capacità di far vedere quello che si legge, di far immedesimare il lettore negli scenari descritti perché l’autore fotografa luoghi, usanze, personaggi, pillole di storia ed emozioni con uso accurato della lingua dialettale. Rocco Nassi è un cultore del dialetto, inteso come un cordone ombelicale che lo tiene ancorato alla terra e agli avi. Il suo libro dimostra che il dialetto è una lingua viva, ricca di storia e di tradizioni ma anche denso di un pensiero che indaga la decadenza attuale alla luce dello splendore di un passato che ormai pochi ricordano e che tuttavia va difeso e tutelato come unica risorsa della nostra identità. No’ esti na zannella andrebbe studiato nelle scuole, per consentire ai bambini e ai ragazzi di prendere coscienza di questo tesoro che è sempre con loro, il dialetto, e che potrebbe rappresentare la sfida per i tempi che verranno.
Salvatore Bellantone ha chiarito come No’ esti na zannella sia l’ulteriore sforzo di Rocco Nassi di difendere e divulgare la lingua dialettale, evidenziando come in essa consista tutto il nostro passato ma anche tutto il nostro futuro. Con la bellezza della sua musicalità, si trasmette agli altri quel mondo sospeso tra il ricordo e l’oblio abitato da coloro che sono stati assieme a tanti oggetti, avvenimenti, luoghi, visioni e sensazioni oggi quasi scoloriti. Questi elementi tuttavia costituiscono la nostra carta d’identità e la nostra speranza; specialmente in questi tempi di crisi economico-finanziaria, occorre rifarsi agli insegnamenti dei propri antenati e recuperare tutti gli usi, i costumi, le tradizioni e i saperi di un tempo, che potrebbero rendere questa terra, la Calabria, davvero unica. Non c’è alternativa. Il nostro futuro dipende dalla conoscenza del nostro passato, dalla nostra storia e dalla nostra lingua, i quali, così come fa Rocco Nassi con il suo libro, vanno trasmessi alle nuove generazioni come la speranza più preziosa.
Rocco Nassi ha mostrato ila video-poesia “Cosi ill’autru mundu” e ha delucidato alcune delle ragioni che lo spingono a fare ricerca nella lingua dialettale e a mettere in versi i suoi pensieri, dopodiché ha letto alcune poesie della silloge, emozionando i numerosi presenti e conducendoli in un mondo pieno di consapevolezza, nel quale s’incontrano il grigiore del presente e lo splendore del passato, la critica e l’amore, lo sguardo disincantato e le emozioni.
Accesa infine la lanterna della Disoblio, la luce della conoscenza ha raggiunto alcuni dei presenti i quali hanno letto parte dei propri versi, generando uno scambio di prospettive poetiche sulla terra, sui personaggi, sui valori e sulla storia dei nostri antenati, che vanno ricordate e proposte ai giovani.
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