Pellaro, Dieni su ambulatorio solidale: “Basta chiacchiere”

dieni

Questo post é stato letto 32050 volte!

Siamo con i volontari e gli operatori dell’Ace Pellaro: ora attendiamo che la Regione faccia seguire le azioni alle chiacchiere”. La deputata del Movimento 5 Stelle, Federica Dieni, si schiera a fianco di coloro che lavorano nell’ambulatorio solidale e che in queste ore lottano contro la sua chiusura.

Come sempre avviene in questi casi – afferma Dieni – di fronte a fatti che portano alla progressiva dissoluzione della rete di iniziative solidaristiche e di assistenza nel nostro territorio, si sente un gran vociare da parte della politica. Peccato poi che alle parole non seguano mai i fatti. Si trattasse poi di esponenti dell’opposizione! Solitamente a stracciarsi le vesti sono esponenti di maggioranza. Ultimo tra coloro che hanno voluto farsi propaganda, il governatore Mario Oliverio, che, senza troppo sbilanciarsi, promette di attivarsi.

Ebbene, speriamo che una volta tanto non siano parole al vento, perchè il Movimento 5 Stelle all’Ace ci tiene moltissimo. Il motivo non è solo che l’Associazione calabrese di Epatologia rappresenta pur sempre un pezzo dell’offerta sanitaria, che nella nostra terra viene continuamente ridimensionata e minacciata. Un’ulteriore ragione risiede nel fatto che l’ambulatorio solidale è quanto di più vicino allo spirito che noi del Movimento 5 Stelle vorremmo che si affermasse nella società.

Un modello in cui i beni comuni, tra cui vi è senz’altro la salute, diventano un presidio irrinunciabile e responsabilità di tutti i cittadini e non solo dello Stato.

L’Associazione calabrese di Epatologia – conclude la parlamentare reggina – non è una struttura da chiudere, ma semmai un esempio da rafforzare e da esportare. Una di quelle iniziative di cui in Calabria dovremmo andare estremamente fieri”.

Questo post é stato letto 32050 volte!

1 thought on “Pellaro, Dieni su ambulatorio solidale: “Basta chiacchiere”

  1. Ambulatorio solidale vuol dire aiutare le persone che non hanno reddito e quindi non hanno la possibilità di farsi curare, invece in questo centro ci vanno tutti compresi quelli che hanno un reddito per cui possono permettersi di pagare il ticket al servizio sanitario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *