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Non ci stiamo ad essere considerati come coloro che disertano una riunione dopo averla richiesta a gran voce in più occasioni. Non è così. È vero che da diverso tempo a questa parte abbiamo chiesto con insistenza che il partito si riunisse nella sua massima assise regionale, senza mai avere risposta. Ed è vero che alla fine la riunione è stata convocata, rinviata e riconvocata, anche se all’ordine del giorno erano previsti altri argomenti rispetto alle problematiche da noi più volte segnalate.
Quello che vorremmo portare all’attenzione di chi magari non lo sa è che, alla riunione non abbiamo potuto partecipare poiché avevamo in precedenza assunto altri impegni che non erano compatibili con la nuova data scelta per la convocazione, e che avevamo fatto esplicita richiesta di rinvio della stessa, ricevendo, almeno questa volta, una risposta, ma negativa. Considerato che, a nostro giudizio, c’erano le condizioni per posticipare l’incontro, viene da pensare che forse la nostra presenza non era gradita, e si è colta l’occasione per dare vita all’ennesima riunione autocelebrativa culminata con l’ennesimo comunicato stampa autoincensante.
Ci fa piacere comunque che si sia levata qualche voce fuori dal coro, come ad esempio quella dell’On. Galati che bene ha fatto ad evidenziare i ritardi della convocazione di questa riunione e ad insistere con i dirigenti del partito sulla mancata analisi del voto che sarebbe dovuta seguire dopo la doppia tornata elettorale della scorsa primavera. Un’analisi quella di Galati, che si affianca alle diverse critiche mosse all’azione del Pdl in Calabria che sono piovute un po’ da tutta la Regione, da Cosenza a Vibo, passando per Corigliano e Crotone, a dimostrazione del fatto che il dissenso sull’operato dell’attuale classe dirigente, non proviene, come riferito nel corso della riunione, dalla sola Provincia di Reggio Calabria. Inutile quindi chiudersi nella propria torre d’avorio ed ignorare, o peggio ancora falsificare, la realtà.
Viviamo in una Regione, dove il Pdl è al Governo, che si trova in fortissima difficoltà. Il lavoro non c’è e non si crea, le imprese sono abbandonate a se stesse e gli imprenditori sono costretti a rinunciare a tutto quello che hanno costruito con una vita intera di sacrifici spegnendo così anche la speranza di chi un posto di lavoro lo insegue da tempo e si vede costretto ad andare fuori per trovarlo. Una Regione afflitta dalle più disparate emergenze, dai trasporti, alla sanità, ai rifiuti, dove le spiagge sono costellate da divieti di balneazione e la gestione dei finanziamenti europei è commissariata.
Una domanda allora sorge spontanea, è questo “lo straordinario lavoro” di cui i nostri dirigenti parlano e che porteranno a conoscenza dei cittadini, che evidentemente hanno avuto difficoltà a coglierlo da se, in 100 piazze della nostra Regione?
Crediamo proprio di no, sicuramente sarà raccontato tutt’altro. Ma fino a quando i cittadini avranno ancora fiducia in una politica che racconta loro un’altra realtà?
A nostro parere ancora per poco, molto poco, come del resto hanno già dimostrato i risultati delle ultime elezioni caratterizzate da un notevole calo di consensi del nostro Partito oltre che da un preoccupante astensionismo.
Per questo motivo riteniamo, come abbiamo più volte espresso, che sia necessario un cambio di passo, che sia necessario ricalibrare anche l’azione politica del nostro Partito, partendo dal presupposto che quello che conta non è vincere le elezioni ma riuscire a soddisfare i reali bisogni della gente.
In tale ottica non possiamo che essere soddisfatti del prossimo ritorno a Forza Italia, e registriamo con piacere l’interesse che anche il nostro attuale Coordinatore Regionale ha manifestato rispetto a questo progetto. Quello che ci sentiamo di fare però è un invito, al coordinatore dai tanti incarichi, a riavvolgere il nastro della propria storia politica, fatta di altre esperienze e basata su altri valori, e lasciare, con onestà intellettuale, che siano coloro i quali hanno contribuito alla creazione e all’affermazione di Forza Italia a valutare anche l’apporto di chi come lui proviene da altre realtà, apporto sicuramente valido purché subordinato alla condivisione dei principi e dei valori che Forza Italia rappresenta e che saranno alla base della sua rinascita.
I componenti
Roy Biasi
Giuseppe Raffa
Gaetano Rao
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