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La storia insegna: tutti i nodi vengono al pettine.
Finalmente, nonostante la pressante propaganda istituzionale portata avanti, ovviamente a spese della collettività, dal Presidente della Regione Calabria Scopelliti e dalla sua cricca, il gradimento dei calabresi nei confronti dello stesso Scopelliti è ormai ridotto al lumicino.
Qualche giorno fa, abbiamo appreso, grazie al consueto e qualificato sondaggio effettuato da Datamedia, che Scopelliti si trova miseramente al penultimo posto nella specifica graduatoria relativa alla soddisfazione dei cittadini delle singole regioni riguardo i rispettivi presidenti.
Pertanto, grazie alla oggettiva valutazione degli esausti cittadini calabresi, Scopelliti ha raggiunto un umiliante e imbarazzante penultimo posto tra tutti i presidenti delle regioni italiane.
Questo dato, meritatamente impietoso, evidenzia incontrovertibilmente la stanchezza della popolazione calabrese rispetto ad un governo regionale fallimentare e totalmente inconcludente.
Una giunta regionale che, senza alcun tema di smentita, si può tranquillamente definire la peggiore della storia del regionalismo calabrese.
L’aspetto bizzarro della vicenda è rappresentato dal puerile tentativo, effettuato da Scopelliti e dai suoi sodali, di derubricare e cassare la notizia del disastroso sondaggio.
Sono lontanissimi i tempi in cui gli stessi sondaggi effettuati dal medesimo istituto demoscopico, in quel caso favorevoli al Presidente della Regione Calabria, venivano rimbalzati per giorni e settimane ai soli scopi e fini propagandistici.
Oggi no, il silenzio assoluto….
Il triste penultimo posto odierno rappresenta il crepuscolo di un personaggio e di un sistema di potere che, dopo avere affossato e indebitato fino all’inverosimile il Comune di Reggio Calabria, si è trasferito armi e bagagli nell’occupazione del potere regionale.
Purtroppo per questi personaggi, Scopelliti in testa, i risultati, anche nella gestione della regione, sono assolutamente inesistenti e la Calabria affossa clamorosamente nell’emergenza e nell’abbandono.
L’intelligenza dei calabresi fotografata dal sondaggio che ha condannato il presidente della regione alla penultima posizione non lascia spazio ad interpretazioni, ma consegna a questa fallimentare classe dirigente del centrodestra un evidente e macroscopico foglio di via: prima se ne andranno a casa (Scopelliti & co.) e meglio sarà per la Calabria e i calabresi.
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