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Il vergognoso governo anti-popolare di Mario Monti voluto, appoggiato e sostenuto dall’ammucchiata parlamentare formata dal Pd, dall’Udc e dal Pdl di Scopelliti, si appresta, nei prossimi giorni, ad affossare e distruggere definitivamente l’aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” di Reggio Calabria.
Infatti, approfittando subdolamente del rovente mese di agosto, il ministro-banchiere Corrado Passera, titolare del maxi-dicastero dello Sviluppo e delle Infrastrutture, presenterà il nuovo Piano degli Aeroporti Italiani elaborato insieme all’Enac e a tre società di consulenza. Un piano che, sic et simpliciter, rappresenterà il tragico e totale declassamento dello scalo reggino. Un blitz in piena regola.
Il disegno di Passera e del governo prevede che in Calabria vi sarà soltanto un aeroporto di “interesse strategico”; si tratta di Lamezia Terme che, secondo il progetto del governo Monti, sarà l’unico scalo che ospiterà i voli internazionali, i voli low cost e l’importante traffico cargo: un unico hub sul quale graviterà l’intero traffico aereo regionale.
Conseguentemente, in Calabria, vi sarà, nei fatti, un solo aeroporto degno di tal nome.
Viceversa l’aeroporto di Reggio Calabria e quello di Crotone saranno declassati a scali di “interesse locale”. Una terribile definizione tecnica che, nei fatti, significherà un rapidissimo crollo nelle attività dell’aeroporto e dell’indotto; per non parlare del rischio chiusura per gli uffici della Dogana e delle altre importanti presenze all’interno dello scalo.
Questa sbagliatissima decisione provocherà, senza tema di smentita, la tragica fine del “Tito Minniti”, poiché le compagnie aeree si sfileranno in brevissimo tempo e non avranno alcun interesse a mantenere in vita un aeroporto agonizzante destinato, praticamente, ad una ingiusta chiusura. È questo, quindi, il nuovo regalo del governo Monti, l’esecutivo dei banchieri, frutto amarissimo di una gravissima ed inaccettabile sospensione della democrazia italiana. Un triste regalo per i reggini che, in pratica, trova il sostegno e l’appoggio della maggioranza parlamentare (Pd, Pdl, Udc) che, dallo scorso novembre, ha votato tutte le indecenti nefandezze e le scelte vergognose portate avanti, contro gli italiani, dal governo della BCE, dei poteri forti e della grande finanza.
L’allarme che lanciamo è altissimo e, come si è intuito, siamo quasi fuori tempo massimo. Vi è la concreta possibilità che la sostanziale chiusura dell’aeroporto di Reggio Calabria venga, addirittura, decisa nel Consiglio dei Ministri che si svolgerà il prossimo venerdì 24 agosto. Bisogna reagire immediatamente e con grande forza per salvare l’aeroporto dello Stretto e il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini reggini. Ci hanno tagliato i treni, l’autostrada A3 è una chimera e, oggi, come chiosa finale, tentano di affossare e chiudere l’aeroporto di Reggio.
Tutto ciò è indegno e inaccettabile.
Ci appelliamo con forza all’opinione pubblica e agli organi di informazione, affinché ci sostengano in questa battaglia che rappresenta una battaglia di civiltà per la vita e il futuro della città.
Il declassamento dell’aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” equivale al definitivo isolamento e alla morte della città. Purtroppo, dobbiamo registrare il totale disinteresse e la piena implicita complicità, in questo tragico disegno, da parte della fallimentare giunta regionale di Scopelliti e delle altre istituzioni locali. L’assordante silenzio, in primis del Governatore calabrese, è uno schiaffo a tutti i reggini illusi e traditi dal suo governo delle parole e degli annunci. Troppe parole spese sul e per il nulla e, viceversa, nessuna parola per difendere l’aeroporto dello Stretto: vergogna!!!!
Ma, del resto, da coloro che hanno distrutto, raso al suolo e violentato Reggio non ci possiamo aspettare nulla. Proprio in questi giorni il Pdl ha tappezzato la città con manifesti inneggianti al pennacchio della città metropolitana, guarda caso contemporaneamente la “città metropolitana” perde, per mano del loro governo, l’aeroporto. Questo episodio rappresenta un’ulteriore conferma dell’assoluta mancanza di credibilità di personaggi che sono veri e propri nemici della città.
L’appello, quindi, è rivolto a tutti coloro i quali credono e vogliono un futuro per il nostro territorio.
Salvare l’aeroporto di Reggio Calabria rappresenta, quindi, un preciso e assoluto dovere morale per tutti i reggini stanchi delle parole ed esausti delle prese in giro.
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