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La nuova azione intimidatoria perpetrata ai danni della Cooperativa Valle del Marro è un fatto di estrema gravità.
L’incendio dell’escavatore che stava per iniziare i lavori proprio sul terreno, confiscato alla ‘ndrangheta, che lo scorso anno era stato incendiato, rappresenta oltre che un’odiosa minaccia una vera e propria sfida per impedire che quel pezzo di terra possa essere coltivato e possa far germogliare i frutti di un lavoro pulito, libero e legale.
Nel recente passato altre esperienze cooperative nello stesso territorio della Piana hanno subito innumerevoli e pesanti attentati e intimidazioni.
Condanniamo con assoluta fermezza il vile gesto ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza ai ragazzi della Cooperativa Valle del Marro ed a quanti sono rimasti vittime della violenza mafiosa essendo impegnati in una coraggiosa e preziosa esperienza economica e sociale, che può mettere in moto un nuovo percorso di cambiamento e di sviluppo in un territorio particolarmente difficile della nostra provincia.
Occorre una pronta ed adeguata risposta da parte degli organi inquirenti affinchè vengano assicurati i responsabili alla giustizia, si faccia piena luce sulla gravissima azione intimidatoria e si riaffermi la sovranità dello Stato in quel pezzo di territorio della Piana di Gioia Tauro.
Accanto a ciò serve una risposta forte e corale da parte delle istituzioni locali, delle forze politiche e sociali perché venga garantita l’agibilità alla Cooperativa e si affermi un modello di crescita economica, sociale e civile dove non vi sia alcuno spazio per l’arroganza e la prepotenza delle organizzazioni della ‘ndrangheta.
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