Questo post é stato letto 27410 volte!
Il Coordinamento territoriale del Corpo forestale dello Stato per l’ambiente del Parco ha eseguito nella giornata del 10 settembre il sequestro di quattordici bovini che vagavano liberi attorno a Gambarie, in pieno parco nazionale.
Questo intervento è solo il culmine di una vasta azione di controllo del territorio dell’area protetta intrapresa dal Corpo Forestale già da alcuni mesi.
Sono 35 i verbali effettuati per malcustodia di animali da pascolo, che hanno portato a rilevare multe per circa 4.000 euro. Due persone sono state enunciate per pascolo abusivo.
I territori e le località dove sono state effettuate le azioni repressive sono Bagaladi, Canolo, Santo Stefano in Aspromonte e Gambarie, le località di Maesano – Zumbello – Menta – Cufalo di Roccaforte del Greco e Bosurgi di Reggio Calabria.
Sono state inoltre elevate sei contravvenzioni per abbandono di rifiuti nelle aree pic nic del Parco.
È bene ricordare che chiunque abbandona rifiuti fuori dagli appositi cassonetti, nei boschi, lungo le strade e nelle aree pic nic contravviene alle norme in vigore e può essere punito con ammende da 50 fino a 250 euro.
Si tratta di cattive abitudini che vanno combattute con decisione, poiché creano gravi danni all’ambiente naturale, alla fauna selvatica e, soprattutto, all’immagine turistica dell’ambiente naturale e selvaggio dell’Aspromonte.
Finora non erano mai stati operati sequestri di capi di bestiame vaganti nel territorio. Con la creazione, da parte del Parco Nazionale, di un’area attrezzata a contenere i capi sequestrati, è stata eseguita una decisiva svolta per la risoluzione di questo annoso problema.
Questo post é stato letto 27410 volte!