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Il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, esprime grande preoccupazione per le allarmanti notizie che giungono dalla redazione del quotidiano “Calabria Ora”. Alle dimissioni del direttore Paolo Pollichieni sono, infatti, seguite quelle di sei giornalisti, tra caporedattori e capiservizio, che hanno assunto la grave decisione in segno di solidarietà verso chi li ha guidati, ed in molti casi formati, “in questa avventura – secondo gli stessi giornalisti – premiata dai brillanti risultati delle vendite”.
All’origine delle dimissioni i contrasti con l’editore sulla linea editoriale del giornale che, a giudizio di Pollichieni, ne avrebbero intaccato l’autonomia. Alla redazione, il direttore responsabile ha, infatti, detto di non essere più in grado di garantire l’autonomia dei giornalisti nel pieno rispetto della libertà di stampa. Tesi, questa, che l’editore Piero Citrigno respinge, sostenendo che “autonomia e libertà di stampa sono state confuse con il mancato rispetto della linea editoriale”. Citrigno ha, comunque, deciso di “congelare le dimissioni dei sei giornalisti in attesa di esaminare la situazione, a mente fredda, in occasione della presentazione del nuovo direttore responsabile”.
Il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, esprimendo piena e convinta solidarietà al direttore Paolo Pollichieni ed a tutta la redazione di “Calabria Ora”, invita i giornalisti a “mantenere la calma e, prima di assumere decisioni affrettate, a convocare un’assemblea generale per rivendicare con forza la massima chiarezza sulla linea editoriale del giornale”.
Offrendo la più completa assistenza e collaborazione ai colleghi di “Calabria Ora”, Carlo Parisi, sottolinea, infatti, che “ogni decisione è giusto che passi dall’Assemblea dei giornalisti”. “Difendere l’autonomia e la libertà di stampa – ricorda Parisi – anche con azioni clamorose come lo sciopero, è compito dell’Assemblea dei giornalisti, che ha, però, il dovere di salvaguardare fino in fondo i posti di lavoro che, specialmente in una realtà come la Calabria, sono sempre più preziosi”.
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