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«Perché Marco Pantani, nonostante tutto e tutti, resta il ciclista italiano più amato e rimpianto?». A quasi dieci anni dalla morte un libro denso di passione accende i riflettori sul mito del Pirata. “In nome di Marco” di Tonina Pantani e Francesco Ceniti, edito da Rizzoli, da pochi giorni nelle librerie, dopo l’anteprima nazionale a Milano, sarà presentato giovedì 5 dicembre alla Libreria Calliope Mondadori di Siderno, venerdì 6 alla Libreria Ubik di Catanzaro Lido e sabato 7 alla Libreria Ubik di Cosenza (sempre alle ore 18).
“In nome di Marco” scava nel profondo della passione dei tifosi e racconta quello che è successo prima che un ragazzo gracile diventasse il Pirata e dopo la fine della sua vita intensa e tormentata.
Per dare ai suoi fan il ricordo più completo di questa vicenda si alternano due voci: la prima è quella di mamma Tonina. La seconda è la voce di Francesco Ceniti, giornalista della “Gazzetta dello Sport” e fan di Pantani. Dagli anni luminosi dei successi a quelli bui delle accuse e del dolore.
Sembrava impossibile trovare sorprese, e invece è emersa una clamorosa verità: il test antidoping che escluse Pantani dal Giro del 1999 violava il protocollo in almeno un punto. Da quel 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio, nulla è stato più lo stesso nella vita di Marco. Eppure i suoi sostenitori gli sono stati sempre vicini, fino all’ultimo. Si parla di Rimini, di una morte così misteriosa da convincere la famiglia a lottare senza sosta per far riaprire il caso. Si passa attraverso il tema doping con parole dirette, si affronta il doloroso capitolo della droga. Infine, si arriva alle tante iniziative di beneficenza realizzate dalla Fondazione e ai bambini della squadra “Marco Pantani”. Completa il racconto un ricco apparato di preziose immagini inedite.
Alle tre presentazioni in Calabria, saranno presenti gli autori.
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