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L’Amministrazione Comunale di Palmi è attenta ed attiva sui beni confiscati.
Riportiamo di seguito le dichiarazioni di Saletta:
Da quando ho assunto la delega ai beni confiscati nello scorso mese di novembre, mi sono subito attivato per affrontare un tema che considero importante per la gestione della cosa pubblica.
Grazie all’impegno dei Consiglieri Avv. Antonio Papalia e Dott. Gabriele Parisi, che da novembre mi coadiuvano in questo delicato percorso, negli ultimi quattro mesi la Terza Commissione Consiliare si è riunita ben cinque volte.
Su mia proposta, il Consiglio Comunale ha approvato in dicembre sia il nuovo regolamento comunale per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, sia il relativo schema di bando. In quella sede erano state evidenziate le modifiche più importanti all’atto regolamentare cittadino, che oggi avvicina i beni confiscati alla comunità ed esalta i valori della legalità e della cultura, anche prevedendo quale requisito per l’assegnazione, una serie di attività progettuali di tipo didattico e sociale”.
Lo scorso 21 febbraio è stata convocata la seduta odierna della III Commissione ed in quella sede ho condiviso con i Consiglieri Comunali la linea che, sul punto, intende seguire l’Amministrazione Comunale.
Va detto, anzitutto, che un bene sito sulla via Concordato è attualmente in concessione ad un’associazione; la stessa cosa può dirsi di un bene esistente in C.da Scinà, la cui relativa concessione in comodato è prossima alla scadenza.
Quanto al fondo sito in località Trodio-Rocca Campana, destinato ad arredo urbano, sono in corso lavori di ammodernamento: in quel luogo sorgerà una Piazza dedicata al Capitano Emanuele Basile.
Sono inoltre ripresi, proprio negli scorsi giorni, i lavori sul fondo confiscato sito in località Torre, anch’esso adibito a Piazza e luogo d’aggregazione.
Quanto all’imponente complesso confiscato posto in zona Scinà-Metanodotto, va premesso che esso è stato solo parzialmente assegnato al Comune di Palmi: in particolare, i 49 miniappartamenti non sono mai stati sequestrati, né confiscati; i due fabbricati, ufficialmente confiscati, non sono stati consegnati al Comune di Palmi. Per la parte del fondo confiscata ed assegnata al Comune, gli Uffici competenti sono stati incaricati di rivolgersi all’Agenzia Nazionale per richiedere il mutamento della destinazione d’uso, atteso che l’area – interessata marginalmente anche dal piano spiagge – può risultare utile alle esigenze dell’intera comunità sotto il profilo dei servizi e dell’offerta turistica.
Quanto ai due terreni ricadenti in località Rovaglioso-Sirena, trattandosi di un’area complessiva di circa undici ettari e – dunque – di difficile gestione, gli uffici competenti sono stati incaricati di procedere alla suddivisione della stessa, così da consentire a più utilizzatori potenziali di accedere al bando.
Detto questo, nei prossimi giorni – e comunque entro una settimana circa – sarà pronto il bando per l’assegnazione dei primi due beni confiscati, siti rispettivamente in C.da Garanta ed in Località Trachina.
Mi pare doveroso ribadire alla cittadinanza che, nonostante i numerosi intoppi amministrativi ed una inattività durata per quasi quindici anni, noi non abbiamo mai dimenticato l’importanza della restituzione alla società dei beni confiscati e della riqualificazione delle zone urbane interessate direttamente o indirettamente da tale fenomeno. A questo proposito, ricordo l’opera finanziata e realizzata dalla Provincia di Reggio Calabria sul sentiero che porta a Rovaglioso, luogo di rara bellezza, confinante con terreni confiscati ed oggi frequentato da tutta la cittadinanza ed animato da volontari.
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