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Anche se lo spread ci opprime e la crisi ci intristisce, le giornate di Natale non riescono a cancellare quel senso di festa che ci trasciniamo dalla giovinezza e che ci fanno pensare a tombolate, a pranzi di vigilia e cenoni di capodanno, ma anche agli immancabili canti natalizi. In qualsiasi cosa, insomma, che ci porti fuori dalla quotidianità e ci faccia sognare o ricordare un mondo diverso.
Certamente in questo la televisione è maestra e ci propina dagli immarcescibili cartoni animati di Walt Disney (ma c’è qualcuno che ancora li riguarda per la centesima volta ?) ai collegamenti con le località più alla moda dove presentatori intirizziti presentano cantanti dalla voce tremante (dal freddo) che fanno finta di dimenarsi per superare gli inizi di congelamento davanti ad un migliaio di ragazzi che, anche loro, fanno finta di ballare, ma piuttosto saltellano alla disperata e pensano piuttosto a tracannare qualche buon bicchiere di wisky e superare così le crisi da raffreddamento (l’indomani, tutti a letto con febbre e raffreddore di rito !)
Ma è forse possibile evitare la monotonia e tuffarsi in qualcosa di più effervescente, anche ricorrendo ai mezzi più tradizionali ?
E’ la domanda che ci siamo posti noi degli Amici della Musica di Palmi e la risposta è stata tirare dal cilindro della nostra programmazione un trittico di avvenimenti di prestigio, come quelli ai quali siamo ormai abituati, quando si parla di questa nostra storica Associazione.
Tre spettacoli calati nella tradizione, ma profondamente diversi fra di loro.
Si comincia il 17 dicembre, alle ore 18, (sì, proprio di lunedì, ma le esigenze della tournèe non concedevano alternative) con uno di quei balletti per i quali vale la pena muoversi da casa e correre al teatro : arrivano I cosacchi del Don, fantasmagorica rassegna dei più celebrati balletti acrobatici russi. Trenta ballerini che proporranno e giochi con le spade ed i saltelli in ginocchio, i salti avvitati e le meravigliose quadriglie con musiche coinvolgenti e sfarzosi abiti tradizionali.
Viene solo una terribile preoccupazione : come si muoveranno sul palcoscenico della casa della cultura ? Ci hanno detto che per loro non è un problema ! beati loro, noi aspettiamo il palcoscenico dello Sciarrone !
Si prosegue con i gospel del 28 dicembre, alle 21,30. Quest’anno cambiano i protagonisti, ma non crediamo proprio che la qualità dello spettacolo ne soffrirà : avremo nientemeno che la grande Cheryl Porter con gli Halleluiah Gospel Singers sostenuti da una sezione ritmica.
Gradito ritorno quello della ispirata cantante dalla voce unica ed emozionante che stavolta sarà affiancata da un gruppo gospel fenomenale (curiosità : sapete che Luciano Pavarotti li aveva scelti in occasione del suo matrimonio ?). Ci attendiamo i grandi Spirituals classici, i tradizionali Gospels fino ai blues con piacevoli incursioni nelle sonorità più tipicamente contemporanee.
Finiremo con il più classico dei “Concerti di Capodanno”, il 4 gennaio alle 21,30, anche questo con un nuovo protagonista : dopo circa vent’anni abbandoniamo la bella Orchestra di Donetsk, quest’anno in tournèe in Francia. Ma l’Ucraina ha sempre complessi prestigiosi e questa volta avremo quello di Lugansk, la porta orientale della nazione.
Le musiche sono sempre quelle che si convengono per una serata di festa : dal grande repertorio italiano fino a quello mitteleuropeo in attesa di tuffarci nella Vienna dei valzer e del Danubio, naturalmente rigorosamente blu.
Che ve ne pare ? crediamo di aver bene interpretato la voglia di spettacolo, ma soprattutto di spettacolo di qualità, che vi proponiamo con grande convinzione.
Auguri a tutti e buon divertimento
Antonio Gargano
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