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I consiglieri di sinistra, con un indignato messaggio, attaccano “l’infima maggioranza” per l’elezione del Consigliere Ciappina alla Vice Presidenza del Consiglio, accusando i vincitori della campagna elettorale di non tenere in considerazione una quota rilevante dei cittadini palmesi, che avevano espresso la propria preferenza per il candidato Boemi e per la sua coalizione.
Preliminarmente è bene non dimenticare che questa “infima maggioranza”, in cinquanta giorni, ha rinunciato a tutti i benefit, ha ridotto l’IMU sulla prima casa dal 6 al 2 per mille, ha ridotto il costo degli abbonamenti per i parcheggi sulle strisce blu ed istituito i parcheggi rosa, ha ridotto del 20% la Tassa sull’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche, ha istituito lo Sportello Unico per l’Edilizia, ha coinvolto le Associazioni palmesi per il rilancio della Città, partendo dalle periferie, ha assunto ventisei lavoratori che dal 1° luglio sono al servizio della collettività, ha predisposto la razionalizzazione degli uffici giudiziari e l’integrazione del Punto di Primo Intervento a 24 ore giornaliere, rispondendo quotidianamente a decine di istanze da parte dei cittadini e lavorando incessantemente al risanamento di un bilancio duramente provato dal patto di stabilità e dalla spending review.
Di contro, va stigmatizzato l’atteggiamento di coloro che – per un maldestro capriccio – abbandonano l’aula durante i lavori, preferendo scientemente di non contribuire a provvedimenti d’interesse collettivo. Una condotta, questa, che denota la concezione che i gruppi “Partito Democratico” e “Palmi Domani” hanno dell’assemblea cittadina sovrana, Istituzione evidentemente trascurabile per la ragion di partito.
Si tratta di un vero e proprio tradimento, perpetrato ai danni degli elettori che hanno demandato loro un ruolo di opposizione costruttiva e ponderata.
Sull’argomento del contendere, l’opposizione piddina dimentica volutamente l’accordo al quale essa si è sottratta sin dalla prima seduta del Consiglio, raccontando una versione distorta della realtà.
In quell’occasione avevamo avanzato la proposta – accolta dalla minoranza – di eleggere all’unanimità il Presidente Gaetano Muscari, garantendo l’elezione contestuale alla Vice Presidenza di un consigliere indicato dai sei membri dell’opposizione.
Invece, proprio la coalizione di sinistra, venendo meno alla propria parola, decise allora di astenersi, segnando la rottura con la maggioranza.
Vi è peraltro da dire che la minoranza si è presentata al voto per il Vice Presidente con soli quattro consiglieri su sei e che qualora ci fossimo astenuti o allontanati dall’aula, l’elezione non sarebbe stata possibile a termini di regolamento.
Quanto alla “famelica vocazione ad occupare ogni spazio”, va detto che se solo avessimo voluto, non avremmo avuto difficoltà a modificare il regolamento del Consiglio Comunale per attribuirci le Presidenze delle Commissioni Consiliari. Le stesse saranno invece assegnate alle opposizioni, proprio in virtù della concezione democratica che vuole tutte le espressioni della Città coinvolte nell’amministrazione attiva della stessa. Commissioni che, peraltro, non potranno operare con sollecitudine proprio a causa dell’allontanamento dall’aula dei Consiglieri di sinistra.
Infine, in relazione alla proditoria affermazione secondo cui “tale atto prevaricatorio è dettato forse dalla necessità di mantenere saldi gli equilibri interni alla maggioranza”, intendo tranquillizzare i miei colleghi consiglieri del PD e di Palmi Domani: l’azione amministrativa di chi governa la Città, dimostra in modo inequivocabile la coesione di una coalizione che – in piena armonia e concordia – opera in sinergia con un Sindaco lungimirante e meritevole di assoluta stima e fiducia.
Il Consigliere Comunale
Antonio Papalia
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