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di Stefano Calogero
La nomina di Pino Vincenzi a presidente del comitato Varia, la scorsa settimana, ha colmato il vuoto che si era creato con le dimissioni inattese di Pino Carbone. Vincenzi è tornato a presiedere il comitato dopo l’esperienza del 2008. Lo abbiamo incontrato per parlare della nuova edizione.
La decisione del sindaco l’ha sorpresa?
«Non mi ha sorpreso. Cinque anni fa avevamo deciso di passare il testimone, presentando le dimissioni con l’intero comitato. Quest’anno avevo dato semplicemente la mia disponibilità al sindaco, che ringrazio ancora insieme alla giunta e al Consiglio. Lo ribadisco, è un gesto di amore verso la città».
A proposito di risorse, si parla tanto dei costi che la Varia comporta. Quali saranno i principali canali di finanziamento? Avete previsto una riduzione delle spese?
«Le più importanti risorse arriveranno dalla Regione, tramite finanziamenti europei. Si tratta di un progetto che prevede l’organizzazione della manifestazione per il biennio 2013-2014. Ci sarà, inoltre, un contributo da parte della Provincia e speriamo, nonostante il momento, di attrarre importanti sponsorizzazioni. È già noto che l’azienda Stocco&Stocco di Francesco D’Agostino offrirà il concerto musicale nella serata finale. Cercheremo di eliminare qualche spesa che diventerà superflua in questa gestione».
Questo potrebbe essere l’anno dell’ingresso della Varia nella lista Unesco dei beni immateriali dell’umanità. Una responsabilità importante.
«Sarà necessario un grande impegno. I delegati dell’Unesco approfitteranno di questa edizione per tirare le somme sulla festa, badando all’organizzazione. Ogni particolare dovrà essere curato al meglio».
L’associazione ‘Mbuttaturi, in base al protocollo stipulato nel 2010, dovrà occuparsi della “scasata” e del traino. Sarà fondamentale, dunque, l’intesa con il comitato.
«Dovremo essere bravi a mantenere sempre un clima di grande armonia per favorire la collaborazione e offrire tutti un contributo».
Sotto quali aspetti si potrebbe migliorare l’organizzazione?
«Ogni edizione porta con sé delle novità. Nel 2008 abbiamo restituito il ruolo degli angioletti non solo alle bambine ma anche ai bambini, abbiamo introdotto anche per il “Padreterno” il voto popolare e rievocato il trasporto del Sacro Capello. Senza dimenticare il grande coinvolgimento delle associazioni culturali».
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