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Riceviamo e pubblichiamo:
Nei giorni scorsi i Consiglieri Comunali del centrosinistra, Boemi e Frisina ed Enzo Infantino di Sinistra per Palmi hanno fatto un sopralluogo alla Casa della Cultura di Palmi per verificare le condizioni strutturali delle sale, ove sono adibiti i servizi museali, e lo stato di conservazione delle diverse sezioni della Biblioteca comunale.
Dopo l’attenta e approfondita visita gli esponenti politici hanno registrato una generale criticità sia sul piano strutturale sia su quello dell’organizzazione della gestione delle attività culturali.
È apparso evidente, infatti, che la Casa della Cultura versa in uno stato quasi comatoso le cui cause vanno evidentemente ricercate in un preoccupante disinteresse nei confronti di uno dei più importanti polmoni culturali dell’intero mezzogiorno d’Italia.
Non si può certo addossare alcuna responsabilità per questa situazione ai due volenterosi dipendenti comunali che, assieme ad un custode e ad una sola addetta alle pulizie, peraltro proveniente dal bacino dei L.S.U., rappresentano la inadeguata pianta organica. Tuttavia, non si può certo sottacere l’assenza totale dell’amministrazione comunale incapace di una qualsiasi iniziativa programmatica tesa alla riqualificazione della struttura e al rilancio delle attività culturali in essa contenute.
La Pinacoteca “Leonida ed Albertina Rapaci” che conserva oltre 200 opere d’arte, tra le quali si possono ammirare quelle di Guttuso; Manet; Modigliani; De Chirico; Boccioni; Carlo Levi; Corot, Tintoretto; è apparsa poca curata e con un foro nel tetto che provoca una consistente infiltrazione di acqua piovana.
Il Museo di Etnografia e folklore “Raffaele Corso” dichiarato dall’UNESCO di importanza internazionale è apparso non in buone condizioni. Necessita di importanti interventi;
La Biblioteca Comunale “Domenico Topa”, che con i suoi 120 mila volumi è uno dei distretti bibliotecari della Calabria, nonostante la buona volontà degli addetti andrebbe valorizzata attraverso l’utilizzo di personale specializzato anche con lavoro volontario. Inoltre, un piano della torre libraria è completamente al buio.
La sala che ospita il Museo Francesco Cilea e Nicola Manfroce e la Gipsoteca “Michele Guerrisi” è stata di recente ristrutturata e benché i lavori siano stati completati rimane inspiegabilmente ancora chiusa al pubblico.
Discorso a parte va fatto per l’Antiquarium “Nicola De Rosa”. Infatti, la sala che custodisce reperti provenienti dall’antica Taureana ed altri pezzi archeologici di grande pregio rimane chiusa al pubblico malgrado di recente sia stato trovato un accordo con la Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria per la gestione e valorizzazione. Appare difficile una rapida apertura fintantoché il Comune non provvede alla sistemazione del tetto, ormai cadente, del pavimento dell’androne d’accesso all’Antiquarium.
C’è da segnalare che l’ascensore è guasto da moltissimo tempo. E che le sale sono senza impianto di riscaldamento e di aria condizionata.
Infine, si sottolinea il generale degrado che circonda la Casa della Cultura: il giardino pieno di erbacce, materiale di ogni tipo abbandonato, la struttura in ferro che regge l’opera d’arte del maestro Maurizio Carnevali che rischia di cedere a causa della mancata manutenzione.
La civiltà di una comunità di misura anche nella capacità e nella volontà degli amministratori di tutelare le proprie ricchezze storico/culturali. È evidente che per adesso ciò non è avvenuto.
Si confida che per il futuro la rotta venga invertita.
Enzo Infantino
Sinistra per Palmi
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