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di Carmen Casile
Halloween è arrivato anche nella Scuola Primaria di Pallica…Dopo un lavoro di ricerca sulle origini e sulla storia di questa popolare festività angloameriacana, gli alunni della classe Quinta, con l’entusiastica approvazione del nostro Dirigente, la Dott.ssa Concetta Sinicropi e la collaborazione di insegnanti, collaboratore scolastico e genitori, hanno festeggiato l’evento coinvolgendo tutte le classi del plesso, secondo la consueta tradizione: i bambini travestiti da fantasmi, streghe, mostri, scheletri, ecc… con le Jack O’Lantern tetramente illuminate, hanno bussato nelle altre aule cantando la nota filastrocca: “Trick or treat? Smell my feet, give me something good to eat! (Dolcetto o scherzetto? Odorami i piedi, dammi qualcosa di buono da mettere sotto i denti!) e meritando così un ricco bottino di dolcetti e caramelle a volontà! L’Halloween party è continuato poi con una simpatica poesia (Witch,Witch) recitata prima in inglese e poi in dialetto (Vecchja, vecchja) e accompagnata dai rintocchi sinistri dei tamburelli suonati da alcuni bambini di Quinta, concludendosi con un lauto banchetto e con un tocco di folklore locale: un’allegra tarantella ballata da grandi e piccoli!
Happy Halloween a tutti e … arrivederci al prossimo anno!
Note storiche: La leggenda narra che nel 300 a. c., i Druidi, sacerdoti pagani che dominavano il popolo celtico, celebravano la notte del 31 ottobre una festa in onore delle loro divinità e degli spiriti e andavano di casa in casa chiedendo “offerta oppure maledizione”. Per illuminarsi la strada portavano delle grosse rape svuotate con all’interno candele accese; esse rappresentavano lo spirito che rendeva efficaci le loro maledizioni. Più dolce è l’usanza nel Medioevo, quando per la festa di Ognissanti si preparava la “Soul Cake”, la torta dell’anima e i bambini si recavano dai vicini chiedendo un po’ di torta e recitando in cambio una preghiera per l’anima dei parenti defunti, così che potessero lasciare il Purgatorio e trovare la strada del Paradiso. Cantavano anche una breve filastrocca “Abbi pietà per tutte le anime cristiane, per una torta dell’anima”. Da un’intervista
condotta qualche anno fa da alcuni alunni di Condofuri ai nonni, si è scoperto che una volta, nella notte del 1° novembre, i bambini passavano di casa in casa a chiedere i “Morticelli”, cioè noci, fichi secchi e castagne passate nel miele, promettendo di pregare per l’anima dei loro defunti…chissà, magari recitando anche la canzoncina nel nostro antico idioma, in Greco di Calabria: “Kirie elèison ja ole tes zichè christianè, ja mia turta tis zichì”.
Dopo che la comunità irlandese emigrò negli USA, la canzoncina della Soul Cake si trasformò nell’attuale Trick or Treat e le rape, lì introvabili, vennero sostituite dalle gustose, bizzarre zucche.
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Che bello. Pallica che porta avanti una tradizione ANGLOS(m)ASSONE. Stupenda notizia. Chissà se lo sanno lì negli Steiz!!!!!!