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Si conferma che le ulteriori disposizioni di legge menzionate dall’Ente Provincia e che DOVREBBERE GIUSTIFICARE L’ACQUISTO DEI BENI DA PARTE DELLA STESSA, attengono ad altri argomenti e NULLA HANNO A CHE VEDERE CON QUANTO TRATTATO NELLA DELIBERA n.° 295/08. e nella “CONFERENZA DEI SERVIZI EX ART. 14 COMMA 3 DELLA LEGGE N.° 241/90 E S.M.I. “REVOCA DEL VINCOLO DI DESTINAZIONE SCOLASTICA SU UNA PORZIONE DI SUOLO FACENTE PARTE DEL MAGGIOR COMPENDIO DI PERTINENZA DELL’ISTITUTO TECNICO AGRARIO DI PALMI , DA UTILIZZARE PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO OSPEDALE DELLA PIANA” laddove afferma che i beni in questione sono pervenuti nella disponibilità dell’Ente Provincia sul presupposto delle leggi n.° 70/1975, n.° 112/2002 ( art. 9 comma 1 bis) e n.° 23/1996 ( art. 8) da utilizzare per la Costruzione del Nuovo Ospedale della Piana.
Da una semplice lettura della normativa menzionata emerge con tutta chiarezza che queste leggi nulla hanno a che vedere con l’acquisto della proprietà di detti terreni, poiché attinenti a differenti argomenti trattati dal legislatore.
In particolare, la legge n.° 70/1975 relativa a “ Disposizioni sul riordinamento degli enti pubblici e del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici “ non contiene alcuna disposizione attinente all’acquisto del titolo di proprietà dei terreni in questione da parte della Provincia di Reggio Calabria né risulta avere alcuna connessione con la materia oggetto della Conferenza dei servizi indetta.
Ancora, la legge n.° 112/2002 avente ad oggetto “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 aprile 2002, n. 63, recante disposizioni finanziarie e fiscali urgenti in materia di riscossione, razionalizzazione del sistema di formazione del costo dei prodotti farmaceutici, adempimenti ed adeguamenti comunitari, cartolarizzazioni, valorizzazione del patrimonio e finanziamento delle infrastrutture” “, al menzionato art. 9 comma 1 bis prevede che “ gli enti pubblici di cui alle legge 4 dicembre 1956 n.° 1404 (disciplinante la “Soppressione e messa in liquidazione di enti di diritto pubblico e di altri enti sotto qualsiasi forma costituiti, soggetti a vigilanza dello Stato e comunque interessanti la finanza statale “ ) sono definitivamente soppressi. Conseguentemente : a) i loro immobili possono essere alienati con le modalità previste al capo I del decreto legge 25 settembre 2001 n.° 351 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001 n.° 410……OMISSIS”.
Ora, il Decreto legge 25 settembre 2001 n.° 351 ha ad oggetto “ Disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi comuni di investimento immobiliare” e al capo I – rubricato “ Disposizioni in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare Pubblico” – prevede la dismissione di beni del Patrimonio Immobiliare dello Stato, o di altri enti locali che ne facciano richiesta, mediante la procedura della “ CARTOLARIZZAZIONE”, OVVERO QUELLA TECNICA DI FINANZIAMENTO CHE CONSENTE DI SMOBILIZZARE PARTE DEI BENI ( NON ALTRIMENTI UTILIZZABILI IN FORME CONVENIENTI) A FRONTE DELL’EMISSIONE DI TITOLI NEGOZIABILI SUL MERCATO.
E’ evidente che i richiami normativi – e si precisa TUTTI I RICHIAMI NORMATIVI – usati dalla Provincia di Reggio Calabria per giustificare l’acquisto della proprietà dei terreni da destinare alla Costruzione dell’Ospedale Unico della Piana , SONO ASSOLUTAMENTE INAPPLICABILI AL CASO CONCRETO: in altre parole, non hanno nulla a che fare con la procedura adottata dalla Provincia di Reggio Calabria.
Ciò evidenzia – ed un ulteriore argomento che si aggiunge a quanto già dichiarato nei giorni scorsi – che la Provincia di Reggio Calabria NON AVEVA E NON HA ALCUN TITOLO PER DISPORRE DEI TERRENI dell’Istituto Tecnico Ferraris.
Fra l’altro tutti questi richiami normativi sono l’unica causa giustificativa degli atti di disposizione effettuati sui beni immobili de quo dalla Provincia CHE – IN BUONA SOSTANZA – HA DISPOSTO DI BENI (CHE IN REALTA’ SONO DELLO STATO) SULLA BASE DEL NIENTE!!!!.
Avv. Giacomo Saccomanno Avv. Renato Bellofiore Arch. Jacopo Rizzo
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