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Al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria e condotte dai Carabinieri della Stazione di Ortì, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Un 34enne reggino; un 60enne bulgaro; un 50enne reggino.
I primi due sono ritenuti responsabili dei reati di ricettazione, detenzione di arma clandestina e detenzione illegale di armi comuni di sparo e di munizioni. Il terzo invece è accusato del reato di cessione di armi comuni da sparo ai predetti.
Nello specifico, i Carabinieri della Stazione di Ortì, nel corso di una perquisizione presso un casolare sito in località Limbone, rinvenivano, occultate all’interno di un locale adibito a garage, riposte in un armadietto, le seguenti armi:
– un fucile marca BERETTA A1-390 MALLARD cal. 12 avente matricola punzonata e pertanto clandestina;
– un fucile marca BREDA, matricolato;
– un fucile marca LUIGI FRANCHI cal. 12, matricolato;
– un fucile marca MR, matricolato;
– un fucile marca BREDA, matricolato;
– un fucile marca REACTING GUN, matricolato;
– una pistola marca FRANCHI-LLAMA cal. 7,65, matricolato;
– un fucile marca BERETTA, modello ONYX PRO, matricolato;
– nr. 13 munizioni cal. 9 e nr. 43 cartucce cal. 12.
Le armi rinvenute e sequestrate nel corso dell’operazione sono state trasmesse al RIS di Messina per gli ulteriori approfondimenti tecnici, tesi a verificare il loro eventuale impiego in azioni criminose.
I tre, rintracciati all’alba dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria – supportati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria – sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina: i primi due sono stati portati nella Casa Circondariale di RC-Arghillà, mentre il terzo uomo sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
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