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La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha sottoposto a confisca un patrimonio del valore complessivo di quasi 15 milioni di euro – costituito da un’azienda operante nell’edilizia, 9 ettari di terreno in parte edificabile ed in parte uliveto/agrumeto, una villa, due fabbricati rurali e diverse disponibilità finanziarie – riconducibile al boss Domenico Rugolo, di 75 anni, nato ad Oppido Mamertina (RC), in atto agli arresti domiciliari.
L’attività investigativa svolta dal Centro Operativo D.I.A. di Reggio Calabria ha consentito di svelare alcune delle attività poste in essere dalla rinnovata organizzazione criminale “Mammoliti – Rugolo” al fine di ottenere il controllo delle attività economiche nel luogo di influenza, attraverso estorsioni, infiltrazioni in pubblici incanti ed il successivo reimpiego dei proventi illecitamente accumulati in varie iniziative imprenditoriali, tra le quali spiccano quelle collegate alla realizzazione del noto centro commerciale Porto degli Ulivi di Rizziconi. In tal modo la consorteria criminale si andava distaccando dall’ormai vetusta attività di esclusivo accaparramento di immensi latifondi agricoli.
Rugolo, da nullatenente, ha conseguito negli anni un ragguardevole patrimonio che è riuscito a sottrarre alle indagini grazie alla fittizia intestazione dei beni ai propri congiunti. Tra questi è emerso prepotente il ruolo dei generi del RUGOLO (che ha quattro figlie), tra cui ROMEO Domenico, prestanome del suocero negli appalti ed il defunto PRINCI Antonino nel reimpiego di capitali illeciti in attività commerciali.
Nell’anno 2009, a seguito di una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali svolti dalla D.I.A., compendiati in una esaustiva proposta di misura di prevenzione – a firma del Direttore della D.I.A, Gen. D. dei Carabinieri Antonino GIRONE – nella quale era stato ricostruito in modo certosino il complesso dei beni mobili ed immobili e delle società riconducibile al RUGOLO, sono stati sequestrati (in esecuzione di distinti provvedimenti ablativi emessi dal Tribunale di Reggio Calabria– Sez. Mis. di Prevenzione) beni mobili ed immobili e società per un valore di circa 15 milioni di euro.
Anche in esito agli atti acquisiti nel corso dell’istruttoria camerale svoltasi alla presenza delle parti, dei terzi interessati, dei difensori e del P.M., il medesimo Organo Giudicante ha ravvisato l’esistenza di una notevole sperequazione tra i beni nella disponibilità del proposto e le sue attività svolte e redditi ufficialmente dichiarati.
In particolare, il provvedimento di confisca ha interessato:
Quote sociali e patrimonio aziendale dell’ impresa “INNOVAZIONE EDILIZIA SRL” con sede a Taurianova (RC), operante nel settore edilizio;
un fabbricato tipo villino sito in Palmi (costruito su suolo del demanio marittimo) e due fabbricati rurali siti ad Oppido Mamertina;
terreni per un’estensione di circa 90.000 mq, in parte coltivati ad agrumeto ed uliveto ed in parte – siti in zona turistica per 6.480 mq – ricadenti in aree edificabili;
un conto corrente con un saldo attivo di euro 91.213,00 ;
Il valore dei beni confiscati è complessivamente quantificabile in circa 15 milioni di euro.
Con il provvedimento in questione il Tribunale ha, altresì, sottoposto il RUGOLO Domenico alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di 5 anni (il massimo irrogabile) con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, nonché alla cauzione di 25.000,00 Euro.
Il patrimonio del RUGOLO viene così acquisito allo Stato ed affidato alla competenza dell’Agenzia Nazionale per i Beni confiscati alla Criminalità Organizzata, diretta dal Prefetto Mario MORCONE.
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