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Un’operazione della Dia denominata “Village” é in corso a Monasterace, comune della costa ionica reggina, per l’arresto di un tecnico comunale, di un elemento di spicco della cosca Ruga della ‘ndrangheta e di un imprenditore.
L’inchiesta, condotta dalla Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria e coordinata dalla Dda reggina, avrebbe appurato che il funzionario del comune di Monasterace avrebbe favorito l’aggiudicazione di alcuni lavori disposti dall’Ente ad una società riconducibile al boss. Inoltre, il tecnico avrebbe aiutato l’imprenditore a percepire indebitamente finanziamenti per lavori non eseguiti.
I tre sono accusati, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa, falso ideologico e abuso d’ufficio aggravato dalle modalità mafiose.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip distrettuale di Reggio Calabria, Silvana Grasso, su richiesta del procuratore di Reggio, Giuseppe Pignatone. In particolare, secondo quanto emerso dalle indagini, il funzionario del Comune, dopo avere ricevuto dalla ditta che aveva vinto l’appalto per i lavori (di un valore di 500 mila euro) la comunicazione del subappalto alla ditta intestata al figlio di Ruga, avrebbe omesso di esprimere il necessario parere (che secondo l’accusa avrebbe dovuto essere negativo) lasciando trascorrere il tempo previsto dalla legge sul silenzio-assenso. In tal modo il subappalto é stato assegnato alla ditta del figlio di Ruga. Inoltre, secondo l’accusa, il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Monasterace, faceva in modo di affidare alla stessa imprese i lavori effettuati dall’Ente con la procedura della somma urgenza. Si tratta di lavori di piccolo importo quali la pulizia delle fiumare o la pulizia delle strade in seguito ad allagamenti dovuti alla pioggia. Il funzionario comunale, inoltre, avrebbe falsificato alcuni atti per consentire al terzo arrestato, l’imprenditore, di ottenere finanziamenti non dovuti per lavori non eseguiti nell’ambito di appalti formalmente acquisiti in maniera regolare.
C’é anche il subappalto di alcuni lavori per la costruzione del distaccamento della caserma dei vigili del fuoco, tra i lavori che Benito Ruga, di 59 anni, ritenuto il reggente dell’omonima cosca che opera nell’alto Ionio reggino, sarebbe riuscito ad ottenere grazie all’aiuto del dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Monasterace che stamani e’ stato arrestato insieme allo stesso Ruga e ad un imprenditore.
I tre arrestati sonoil dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Monasterace, Vito Micelotta, di 56 anni, l’imprenditore Aladino Grupillo, di 60, e Benito Ruga, ritenuto il boss dell’omonima cosca che opera nell’alto Ionio reggino,
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