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L’operazione ”Shut Up” – sviluppatasi anche attraverso la cooperazione internazionale con le Autorità Giudiziarie e le Polizie di Croazia, Belgio e Spagna – ha consentito di denunciare 70 persone – oltre ai 41 destinatari delle ordinanze odierne, altre 18 persone sono state arrestate in flagranza nel corso dei vari interventi repressivi – e di sequestrare, tra l’altro, 70 kg di cocaina, oltre 10 di eroina e una serie di pistole e mitragliette.Le indagini, coordinate dal Pm Marcello Musso, hanno in particolare riguardato un’organizzazione ”multinazionale” con sede in Lombardia, composta prevalentemente da italiani, che si approvvigionava di cocaina direttamente dalla Colombia.
Tra gli indagati sono emersi anche due soggetti contigui alla ‘ndrangheta, rispettivamente alle ‘ndrine Mancuso di Limbadi (VV) e Bruzzaniti-Palamara di Africo (RC).
Peculiare il metodo di acquisto della droga: e’ stato accertato un trasferimento di oltre tre milioni di euro per il tramite della rete Hawala-hundi (sistema informale di trasferimento di valori basato sulle prestazioni e sull’onore di una vasta rete di mediatori sparsi nel mondo) in favore dei fornitori sudamericani.
Tra i soggetti arrestati ci sono anche due volontari ”City Angels” che all’epoca dei fatti operavano all’interno di San Vittore per fornire assistenza ai detenuti, ma in realtà si prestavano a veicolare all’esterno della struttura carceraria le istruzioni operative dei trafficanti detenuti.
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