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Antonio Manti, arrestato nell’operazione “Reale 3”, avrebbe progettato di impiccarsi utilizzando il cavo della tv della cella del carcere di Palmi, dove é detenuto.
Tempestivo è stato l’intervento dei compagni di cella che hanno sventato il proposito di Manti, avvertendo gli agenti della polizia penitenziaria. Manti adesso sta bene e viene guardato a vista.
Nell’operazione, condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, che ha portato all’arresto di Manti sono rimasti coinvolti anche il consigliere regionale Santi Zappalà, del Pdl, ed altri tre aspiranti consiglieri poi non eletti. Secondo l’accusa, i cinque candidati alle ultime regionali si erano recati da Giuseppe Pelle, boss dell’omonima cosca di San Luca, per chiedere il suo sostegno elettorale.
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