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I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, alle prime luci dell’alba, hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di 5 soggetti.
Gli arrestati, agendo negli interessi di favorire la ‘ndrangheta nelle sue articolazioni territoriali denominate “cosca Bellocco” e “cosca Cacciola”, operante in quel centro e territori limitrofi, sono stati riconosciuti responsabili a vario titolo di:
– concorso in maltrattamenti in famiglia, aggravato dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso;
– concorso in violenza privata, aggravato dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso;
– concorso in violenza o minaccia per costringere a commettere un reato aggravato dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso;
– concorso in favoreggiamento personale aggravato dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso.
Le indagini, che hanno svelato un quadro indiziario molto più ampio, sono state avviate a seguito della trasmissione da parte della Corte d’Assise di Palmi degli atti relativi al procedimento celebrato nei confronti di Cacciola Giuseppe, Lazzaro Anna Rosalba e Cacciola Michele, a seguito della morte (avvenuta il 20 agosto 2011) per ingestione di acido muriatico della figlia di quest’ultimi due Maria Concetta Cacciola, che aveva avviato in precedenza una collaborazione con la giustizia.
Nel medesimo contesto sono emersi profili di responsabilità in capo a due avvocati della zona, anche loro destinatari dell’odierno provvedimento oltre ai tre familiari sopra citati, che si sono adoperati per indurre la donna alla ritrattazione delle dichiarazioni già rese all’A.G. negli interessi della “cosca Bellocco” operante nel centro di Rosarno.
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