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Operazione Giano. I Carabinieri di Reggio Calabria stanno eseguendo, in Locri (RC) e Melito Porto Salvo (RC) un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria a carico di 6 soggetti, a vario titolo indagati per associazione a delinquere di tipo mafioso, usura, frode in esecuzione di contratto d’appalto, truffa aggravata, intestazione fittizia di beni, con l’aggravante di cui all’art.7 L.203/1991, avendo agito per favorire la cosca Cordì di Locri. Il provvedimento di sequestro beni interessa imprese commerciali ed il loro patrimonio aziendale per un valore di circa € 500.000,00.
L’operazione Giano avviata nell’ottobre 2009 è la naturale prosecuzione dell’attività investigativa denominata “Shark”, che nel settembre dello scorso aveva portato all’esecuzione di 16 Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti di altrettanti soggetti a vario titolo indagati per associazione a delinquere di tipo mafioso (con l’aggravante dell’essere l’associazione armata) finalizzata alla commissione di una pluralità di reati, tra cui rapine, estorsioni, usura, esercizio abusivo del credito, danneggiamenti, detenzione e porto illegale di armi ed altro, nonché al contestuale fermo del P.M. di altri 2 soggetti indiziati di essere “capi-promotori” del medesimo sodalizio mafioso ed al sequestro preventivo di una agenzia di mediazione immobiliare e di un esercizio commerciale, entrambi sedenti in Locri e riconducibili al contesto associativo indagato. Nella locride sono impegnati circa 70 Carabinieri del Gruppo di Locri con il supporto di militari dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori “Calabria”.
Operazione Giano. Nei due punti vendita, Locri e Melito Porto Salvo, della società “auto Fashion” riconducibile alla cosca Cordì (potente cosca della locride) tra le altre auto di grossa cilindrata sono state sequestrate dai Carabinieri anche una Cadillac, una Ferrari due moto d’acqua e due quad.
I particolari della operazione saranno resi noti agli organi d’informazione in sede di conferenza stampa, dal Procuratore della Repubblica dott. Giuseppe Pignatone e Nicola Gratteri, tenuta presso il Comando Provinciale Carabinieri di RC alle ore 10.00 di 1 luglio 2010.
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