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Il Gup di Reggio Calabria, ha emesso la propria sentenza nell’ambito del procedimento “Eremo 2008”
Un folto gruppo di presunti spacciatori della città e della provincia, finiti in manette con l’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria nello scorso aprile.
Secondo l’accusa, la droga veniva venduta nei pressi delle scuole, ma anche nei locali notturni. L’inchiesta era partita nel 2005 dagli sviluppi di un’indagine parallela, nome in codice “Eremo”, che aveva provato a fare luce su una serie di attentati messi in atto dalle cosche Audino e Lo Giudice.
Il Gup Sabatini ha emesso quindici condanne e ventisette assoluzioni:
Pietro Aiello (3 anni di reclusione e 14mila euro di multa),
Giuseppe Varà (2 anni e 6 mesi, 8mila euro di multa),
Francesco Alati (2 anni e 6 mesi, 8mila euro di multa),
Giorgio Clemeno (3 anni e 6 mesi, 13mila euro di multa),
Antonino Familiari (4 anni, 15mila euro di multa),
Antonino Giuffrè (6 anni, 20mila euro di multa),
Rocco Mandalari (3 anni, 12mila euro di multa),
Angelo Mangano (2 anni e 6 mesi, 8mila euro di multa),
Domenico Ranieri (4 anni, 15mila euro di multa),
Giuseppe Repaci (4 anni, 15mila euro di multa),
Michele Sergi (5 anni, 18mila euro di multa),
Fortunato Stellitano (3 anni, 12mila euro di multa),
Luigi Virgara (2 anni e 6 mesi, 15mila euro di multa),
Luigi Fiore (2 anni e 10 mesi, 9mila euro di multa),
Annunziato Giamboi (2 anni e 4 mesi, 5mila euro di multa).
Assolti, invece, Giuseppe Bianco, Massimo Amato, Daniele Marcianò, Giuseppe Cannizzo, Domenico Assumma, Pietro Amato, Daniel Milasi, Bruno Pasquale Minniti, Giuseppe Agostino, Carmelo Calù, Giuseppe Campicelli, Francesco Carbonaro, Giuseppe Canale, Filippo Caridi, Francesco Mario Dattilo, Emanuele Errante, Vincenzo Ferrante, Antonino Flachi, Antonio Manganaro, Filippo Lorenzo Nucera, Francesco Polimeni, Antonino Pricoco, Francesco Princiotta, Salvatore Pustorino, Alberto Romeo, Alessandro Taglieri, Santo Crea.
Il gip ha inostre sostituito la misura degli arresti domiciliari per Pietro Aiello, Antonino Giuffrè e Michele Sergi con quella dell’obbligo di dimora nel comune di residenza ed ha revocato i provvedimenti in atto per tutti gli altri imputati, disponendone la liberazione se non sono detenuti per altra cuasa. Gli imputati sono stati difesi, tra i tanti avvocati, anche da Francesco Calabrese, Francesco Floccari e Antonino Priolo.
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