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Il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone ha evidenziato «la pericolosità della rete criminale diffusa in tutta la città e la complementarietà dei diversi gruppi criminali che operano in stretto contatto con note famiglie mafiose, come i Lo Giudice e i Iamonte».
«E’ senza dubbio un’operazione efficace – ha aggiunto Pignatone – poichè non è stata certamente cosa facile mettere insieme i tasselli di un mosaico criminale che aveva destato grave preoccupazione in molte famiglie ed in molti quartieri di Reggio. Una indagine completa, significativa nei numeri, che consente anche di acclarare, almeno da quando sono giunto a Reggio Calabria, che la città non è solo luogo di transito delle sostanze stupefacenti, ma anche teatro di spaccio. Una rete di spacciatori così vasta e ramificata non può essere stata costruita in pochissimo tempo. È chiaro che lo spaccio, anche a livello reggino, si è dimostrato un aspetto significativo sul quale sarebbe opportuna una riflessione su una città che forse si riteneva indenne da questo fenomeno».
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il questore, Carmelo Casabona, il capo della squadra mobile, Renato Cortese, ed il dirigente della sezione narcotici, Diego Trotta.
«Abbiamo dedicato corpose energie – ha detto Casabona – a questa operazione poichè nei suoi sviluppi sono emersi elementi di allarme sociale». «Noi – ha detto Cortese – spesso ci occupiamo del grande traffico internazionale di sostanze stupefacenti, e individuiamo le rotte della cocaina. Questa volta c’è una soddisfazione più grande che è quella di aver dato una risposta anche ad un territorio. Questo perchè crediamo sia importante dare una risposta ai cittadini che vivono in questa città e che spesso sono costretti ad assistere alle scorrerie di spacciatori sotto le loro abitazioni».
«Questa indagine, in particolare – ha proseguito – ha dimostrato che c’è una co-interessenza delle cosche nello smercio dello stupefacente, ma c’è anche una rete molto sofisticata e capillare di distribuzione dello stupefacente nella piazza di Reggio. Con l’operazione di oggi crediamo di aver dato un contributo notevole nel liberare un pò l’aria da questa pesante cappa criminale».
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