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Nella giornata di ieri, oltre 60 carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno eseguito controlli a tappeto nel rione Modena e a Pellaro. All’operazione, che si inserisce nell’ambito di un piano di controlli straordinari del territorio disposti dal Comando Provinciale di Reggio Calabria per garantire la sicurezza dei cittadini anche nel periodo estivo, hanno partecipato anche i Reparti Speciali dei Cacciatori del GOC di Vibo Valentia.
In particolare, nel Rione Modena i Carabinieri della Stazione – Rione Modena, hanno assicurato alla giustizia due catturandi autori di rapine. All’interno di una palazzina di Rione Modena è stato sorpreso CHILLINO Luigi, reggino, classe 85, pluripregiudicato per associazione finalizzata la traffico di stupefacenti, violenza e resistenza a P.U., evasione, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, perché ritenuto responsabile di una rapina perpetrata in questo centro lo scorso maggio.
Nella circostanza, CHILLINO, unitamente ad un altro complice già tratto in arresto, avevano rapinato un’anziana donna strappandole una collanina facendola cadere a terra e procurandole delle ferite. CHILLINO, che già si era sottratto alla cattura nei giorni scorsi, ha cercato sino all’ultimo di sfuggire alla cattura, infatti quando i militari sono entrati all’interno dell’appartamento dove si nascondeva, ha cercato di occultarsi sotto un letto, ma questo escamotage non gli è servito a nulla, infatti è stato scovato e ammanettato.
Altro colpo è stato portato a segno sempre dai militari della Stazione Carabinieri di Reggio Calabria-Rione Modena che hanno arrestato un altro pericoloso catturando, BALDONI Guglielmo Patrizio, reggino, classe 69, pluripregiudicato per ricettazione, riciclaggio, associazione di tipo mafioso, colpito da ordine di carcerazione, in quanto ritenuto responsabile di una rapina perpetrata a Villa San Giovanni nel 2006 e per questo motivo era stato condannato alla reclusione a quattro anni, anche lui però si era sottratto alla cattura. I militari lo hanno sorpreso all’interno di una delle abitazioni di cui aveva la disponibilità, alla vista dei militari, il catturando ha cercato di scappare dalla finestra sul retro che sfortunatamente per lui era presidiata dai militari che lo hanno immediatamente immobilizzato ammanettandolo e trasferendolo in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Pellaro hanno fatto scattare un’operazione antidroga che ha portato a smascherare l’attività di spaccio condotta da MIRISCIOTTI Gianluca. Il costante controllo del territorio ha portato i Carabinieri ad acquisire elementi investigativi che hanno fatto supporre un’attività di spaccio riconducibile proprio a MIRISCIOTTI.
Avuta la certezza dell’attività illecita, i Carabinieri hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione del predetto, rinvenendo una quantità di cinquantadue grammi di marijuana, già suddivisa in confezioni. Oltre alla sostanza stupefacente venivano rinvenuti utili indizi per dimostrare l’attività di spaccio, in particolare vi era un trita marijuana, n.19 semi di pianta di cannabis, un bilancino di precisione, la somma contante di euro 475, derivante verosimilmente dall’attività di vendita dello stupefacente. Al termine delle attività scattavano le manette ai polsi del MIRISCIOTTI con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tutto il materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestro.
Nelle stesse circostanze, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, nel corso di una perquisizione all’interno di una palazzina, sorprendevano alcuni giovani in atteggiamento sospetto, ciò induceva i militari ad approfondire gli accertamenti attraverso perquisizioni personali e domiciliari. L’accertamento dava esito positivo, infatti indosso a BEVILACQUA Massimo, reggino, classe 76, pregiudicato, venivano rinvenuti 6 grammi di cocaina e la somma contante di euro 180. La perquisizione estesa anche all’abitazione di quest’ultimo consentiva altresì di rinvenire altra stupefacente del tipo marijuana del peso di 5 grammi.
Anche BEVILACQUA veniva tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Tutto il materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestro.
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