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Nelle prime ore di ieri, nella provincia di Reggio Calabria i Carabinieri del Nucleo Operativo Antibracconaggio del Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare Carabinieri e del Gruppo Carabinieri Forestale di Reggio Calabria, con il supporto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, hanno proceduto all’esecuzione di nove decreti di perquisizione, disposti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di dieci persone indagate per il delitto di associazione a delinquere finalizzata alla cessione di esemplari appartenenti all’avifauna selvatica protetta a terzi.
Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti circa 2000 esemplari vivi di avifauna protetta per lo più custoditi in appartamenti e vecchi casali abbandonati. Tali esemplari, appartenenti alle specie protette e particolarmente protette dalla legislazione nazionale e internazionale di verzellino (serinus serinus), cardellino (carduelis carduelis), verdone (chloris chloris), fanello (carduelis cannabina), sono stati prontamente liberati e restituiti al loro habitat naturale perché ritenuti idonei al volo. Ulteriori 90 esemplari di passeriformi purtroppo sono stati rinvenuti morti.
Sono stati, inoltre, posti sotto sequestro numerosi mezzi proibiti (individuati dalla legge n. 157 del 1992 sulla protezione della fauna selvatica omeoterma) utilizzati per la cattura, tra i quali le reti utilizzate per l’uccellagione, richiami elettromagnetici e centinaia di gabbie utilizzati per la custodia dei passeriformi. Tutto il materiale sequestrato è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente per le determinazioni di competenza.
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