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Riceviamo e pubblichiamo:
Non si ferma l’ondata di criminalità predatoria a Motta e Lazzaro. Gli ultimi furti nelle case si sono registrati lo scorso mese di dicembre. Non si tratta di un “boom” nel periodo natalizio, bensì di atti delinquenziali che pian piano hanno trovato terreno fertile anche a seguito della scarsa attenzione riposta a tali crimini dalle Istituzioni e dagli Organi di governo locale, forse dovuta alle poche denunce sporte che non rispecchiano in modo veritiero la situazione reale.
Occorrerebbe comunque più attenzione da parte delle autorità e di certo una maggiore vigilanza aiuterebbe a fermare la crescita di tale fenomeno, a mitigarne gli effetti e anche a prevenirlo. Sulla preoccupante problematica quest’associazione era intervenuta, proponendo alcuni suggerimenti, in occasione della rapina perpetrata lo scorso mese di ottobre in danno di una anziana signora di Motta SG. che, sola in casa dopo essere stata svegliata e immobilizzata le sono stati portati via oltre 15 mila euro e oggetti in oro. Bisogna uscire dal concetto che il furto è un reato minore. I furti e le rapine in casa, rifugio per eccellenza, colpiscono le persone nella loro sfera più intima e creano per molti un danno psicologico che si ripercuote nel tempo. Non solo ma dopo lo spavento di aver ricevuto la visita dei ladri in casa si può morire di crepacuore.
Spesso i ladri si introducono nelle abitazioni con inganno per studiare le case e le abitudini per poi accedervi a colpo sicuro. Uno dei tanti escamotage: fingersi operai dell’Enel o del gas che con la scusa delle bollette entrano nelle abitazioni e mentre uno controlla, l’altro fa razzia.
Giova evidenziare che da qualche tempo alcune persone si presentano alle nostre porte dicendo di essere agenti dell’ Enel e di dover rilevare la lettura del contatore o di eseguire dei riscontri su alcune fatture ENEL. Per ultimo lo scorso 29 dicembre un soggetto si presentava al signor A.B. e qualificandosi quale appartenente all’ENEL gli manifestava la necessità di dover accedere presso l’abitazione per rilevare la lettura del contatore. Tale motivazione insospettiva il signor A.B. atteso che il contatore installato presso la propria abitazione é di quelli con lettura automatica dalla centrale, e anche in considerazione delle affermazioni contraddittorie dell’agente che asseriva di dover effettuare per conto dell’ENI tali verifiche su tutto il territorio di Motta San Giovanni ricevendo dalla società la somma di un euro per ogni lettura rilevata. A tal punto il signor A.B, ricevuta conferma dall’operatore ENEL contattato telefonicamente, che nessun agente operava sul Territorio di Lazzaro per conto dell’Ente, con tono deciso invitava il presunto incaricato ENEL a farsi accompagnare dalle Forze dell’Ordine qualora effettivamente necessitasse eseguire tale riscontro. Altro presunto operatore dell’ENEL con un giro di parole si introduceva presso l’abitazione del signor C.N. e si faceva esibire l’ultima bolletta dell’ENEL in merito alla quale avrebbe dovuto, a suo dire, eseguire dei riscontri. Ultimata la verifica compilava un modulo e lo sottoponeva al signor C.N. per la sottoscrizione, il quale dopo aver contatto telefonicamente la sede Centrale dell’ Enel strappava il modulo compilato e invitava l’agente a lasciare l’abitazione. Con tale sistema truffaldino molti abitanti di Lazzaro si sono trovati a loro insaputa con un contratto stipulato, un nuovo gestore e conseguenti aggravi sulle bollette. Resta da dire che cresce la paura e la preoccupazione nei cittadini. La problematica deve trovare il giusto interesse nelle Istituzioni che debbono predisporre nuove strategie anticrimine. Secondo me è molto importante che le Forze dell’Ordine conoscano bene il territorio di competenza, i residenti e coloro che vi sono presenti anche provvisoriamente, verificando il requisito del possesso di un reddito minimo idoneo al sostentamento dello straniero e del di lui nucleo familiare.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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