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Siamo alle primissime battute di un iter che dovrebbe portare all’introduzione nel nostro Codice penale, di un nuovo autonomo reato, quello di “omicidio stradale”.
Il Ministro della Giustizia, Cancellieri, ha preso gli opportuni contatti con il Ministro dell’Interno, per il varo di specifiche misure di cui il testo di questo nuovo reato dovrebbe far parte, proprio per perseguire con rapidità e fermezza, pirati della strada o automobilisti che guidano sotto l’effetto di alcol o stupefacenti.
A giudizio del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCDS), ha dichiarato il Segretario Generale, Antonio de Lieto, è estremamente positiva e qualificante, l’ipotesi del divieto permanente di guida, nei casi più gravi.
Il SCSD, è consapevole che un provvedimento di un impatto sociale così significativo, va opportunamente soppesato e valutato in tutte le sue sfaccettature, ma, a giudizio del SCSD – ha proseguito de Lieto – vi deve essere un obiettivo chiaro, che deve essere quello di impedire per sempre ai criminali della strada, di provocare nuove tragedie.
Un inasprimento delle pene nei confronti di chi investe, ferisce o uccide esseri umani e fugge, senza prestare soccorso o che provoca incidenti con morti o feriti, guidando in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, è indispensabile, come pure è necessario imporre rapidamente, il risarcimento dei danni subiti, alle vittime o alle loro famiglie, anche mediante il blocco e l’eventuale confisca dei beni, dei responsabili di tali condotte.
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