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I Carabinieri della Stazione di Platì hanno arrestato B. F., classe 27, accusato di essere stato l’esecutore dell’omicidio del brigadiere Marino, avvenuto nel 1990.
Il provvedimento fa seguito al rigetto della VI sezione della Corte di Cassazione al ricorso proposto dagli avvocati dell’arrestato contro la sentenza del 16 giugno u.s. quando, i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria hanno condannato a 30 anni di reclusione i boss B. F., di 88 anni, e A. P., 75 anni, ritenuti, rispettivamente, l’esecutore materiale e il mandante dell’efferato omicidio del Brigadiere dei Carabinieri Antonino Marino.
B. F. deve scontare l’ergastolo.
I FATTI:
Il 9 settembre 1990, il Brigadiere Marino, mentre si trovava a Bovalino Superiore con la propria famiglia in occasione della festa patronale, fu avvicinato da un killer, il quale, tra la confusione e i fuochi d’artificio, gli esplose contro una decina di colpi di pistola.
Nell’agguato furono colpiti oltre al sottufficiale, all’epoca trentenne, anche la moglie incinta e il figlio Francesco di 1 anno, oggi Tenente nell’Arma dei Carabinieri.
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